POLITICA E POTERE
Tram-treno, tutti i dubbi di Giudici
"Dobbiamo chiederci se la nostra realtà è in grado di sopportare un investimento che rischia di costare quasi il doppio del previsto"
TiPress/Massimo Piccoli

“Di fronte a un sorpasso di spesa di tale entità io mi pongo alcune domande alle quali le autorità dovrebbero rispondere in modo molto chiaro: quali sono i motivi esatti dell’esplosione dei costi e in quale parte del progetto sono emersi? Quanto inciderà quel sorpasso sui singoli comuni che saranno chiamati a contribuire, Lugano in primis? Che cosa prevede esattamente il progetto, al di là del tracciato pubblicato, per raggiungere l’obiettivo di trasferire il traffico dalla strada alla ferrovia nel Luganese?”.

L’ex sindaco di Lugano Giorgio Giudici non usa parafrasi per chiedere totale chiarezza sui costi del progetto Tram-Treno. Un progetto che, a suo parere, rischia di costare alla fine una somma vicina al miliardo di franchi.

Per ora si parla di circa 200 milioni di franchi in più, rispetto ai 490 pronosticati solo pochi mesi fa, che farebbero lievitare il costo a circa 700 milioni. Se la cifra non è ancora definitiva, l’entità del sorpasso renderà necessario un ritorno del dossier nei legislativi federale e cantonale, con ulteriori lungaggini e rischi di impallinamento.

“Io dico solo una cosa: i promotori, i progettisti, il Cantone in ultima analisi, devono spiegare a tutti i ticinesi qual è la visione complessiva e ragionata del progetto – dichiara Giudici a liberatv -. E se questa visione non è chiara è anche giusto chiedersi se ha senso spendere 7-800 milioni in un’operazione del genere. Stiamo assistendo a troppi errori di valutazione. Come per il Centro Sportivo al Maglio, dove abbiamo appreso che aumenteranno i costi di 7 milioni e mezzo. Sono errori di calcolo inammissibili, soprattutto a fronte a tagli che fanno arrabbiare la gente, come quello sulla piscina di Carona, dove non si vogliono stanziare 300'000 franchi per tenerla in vita, dopo che il Municipio promise che sarebbe stato un punto di aggregazione per la Nuova Lugano”.

Tornando al Tram-Treno, Giudici mette sul tavolo altre domande: “Qual è il progetto complessivo? Quali sono i vantaggi concreti? Che raccordo ci sarà tra gomma e ferrovia? Se non si drena il traffico già sull’autostrada, creando svincoli e parcheggi dedicati lungo il tracciato della ferrovia attuale, per chi viene da nord e da sud ed è diretto in centro a Lugano, secondo me il progetto sarà monco, e allora mi chiedo se vale la pena di spendere quasi un miliardo per un micro territorio come il nostro, o se non è invece meglio investire in altri progetti di potenziamento del trasporto pubblico. Dobbiamo chiederci se la nostra realtà è in grado di sopportare un investimento che rischia di costare quasi il doppio del previsto. Per questo è fondamentale l’informazione sull’evoluzione dei costi”.

 

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