Il nostro Cantone è ancora il più penalizzato. Secondo un sondaggio di Comparis, oltre la metà degli svizzeri considera insostenibile un ulteriore aumento dei premi di cassa malattia tra il 4 e il 5%
BERNA - “E anche l’anno prossimo sarà annunciato un altro incremento”. Così un anno fa la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider. E puntuale è arrivata la conferma: nel 2026 i premi medi delle casse malati saliranno ancora, del 4,4% a livello nazionale, portando il premio medio mensile a 393,30 franchi (+16,60 rispetto al 2025).
L’aumento più pesante, ancora una volta, riguarda il Ticino: +7,1%, con un premio medio che toccherà i 501,50 franchi mensili, ossia +33,20 in più rispetto all’anno in corso.
In conferenza stampa a Palazzo federale, la ministra della sanità ha riconosciuto le difficoltà per la popolazione: “Quest’anno, di nuovo, il Ticino è confrontato con un aumento più significativo rispetto agli altri cantoni. È una situazione difficile, anche se contenuta rispetto agli ultimi tre anni. Mantengo contatti costanti con il consigliere di Stato Raffaele De Rosa: è fondamentale continuare a fare di tutto per ridurre i costi sanitari”.
Baume-Schneider ha ricordato che “la qualità del servizio sanitario in Svizzera è eccellente, ma l’altra faccia della medaglia sono i costi elevati”, aggravati dall’invecchiamento della popolazione, dall’aumento delle tariffe e dalla crescente domanda di cure.
Il Ticino paga un trend già durissimo: +10,5% nel 2025, +10,5% nel 2024 e +9,2% nel 2023.
La ministra ha inoltre spiegato che il passaggio dall’ospedaliero all’ambulatoriale, pur auspicato, grava oggi solo sugli assicurati, poiché le cure ambulatoriali sono finanziate esclusivamente dai premi. Dal 2028 entrerà in vigore il finanziamento uniforme delle prestazioni, che dovrebbe riequilibrare la situazione.
Infine, Baume-Schneider ha ricordato l’impegno del Consiglio federale per contenere la spesa:
“Ho istituito una tavola rotonda con diversi attori del settore. Sono stati fissati obiettivi di risparmio per 300 milioni di franchi l’anno a partire dal 2026. Le prime misure saranno approvate a ottobre”.
E secondo un sondaggio di Comparis, pubblicato oggi, oltre la metà degli svizzeri considera insostenibile un ulteriore aumento dei premi di cassa malattia tra il 4 e il 5%. In Romandia e in Ticino i risultati sono ancora più evidenti: rispettivamente il 65% e il 76% degli intervistati afferma di non potersi permettere una crescita dei premi superiore al 4%.