Il collettivo t'aspettofuori torna all'attacco e mette nel mirino il ministro leghista. Manifestazione sabato in piazza Governo

Nell’aprile dell’anno scorso nel mirino era finito il Ministero pubblico: “Per la giustizia ticinese è ora che suoni la sveglia”, aveva affermato il criminologo Michel Venturelli, coordinatore del collettivo ‘T’aspettofuori’ lanciando la manifestazione davanti a Palazzo di giustizia. Il procuratore generale Andrea Pagani, gli aveva replicato: “La sveglia Venturelli dovrebbe semmai consegnarla ad altri. Sulla magistratura ticinese manca una regia a livello politico, che spetterebbe in prima battuta all’Esecutivo”.
Ora il collettivo spera di raccogliere più consensi e seguaci rispetto al 2024 e torna a far sentire la sua voce. Questa volta non chiede ai ticinesi di portare sveglie, ma valigie. E non davanti a Palazzo di giustizia, ma davanti a quello del Governo. Il 'claim' della manifestazione, in programma alle 17,15 di sabato prossimo, recita: “SuperNorman trasloca, regalagli una valigia”.
E allora qualche domanda a Venturelli bisognava pur farla. La prima è…
Scusi, ma perché proprio adesso? È successo qualcosa di nuovo di cui siamo all’oscuro?
La tempistica non è dettata da un evento in particolare. Semplicemente, dopo la storiaccia del sondaggio dei sindacati, dove 7 poliziotti su 10 non sembrano essere entusiasti del loro datore di lavoro, e quella del processo per il botto di Gobbi, ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di allestire la lista di quello che il 4X4 della sicurezza ha cominciato e mai finito durante i suoi 15 anni a capo del Dipartimento Istituzioni. Finito l’esercizio ci siamo accorti che al cittadino sarebbe costato meno pagarlo per stare a casa. Da qui la decisione di dare l’opportunità a tutti di regalare a Gobbi le valige per traslocare. Un piccolo sforzo, per un grande risultato.
Sia sincero, Venturelli, lei e i suoi colleghi del collettivo, credete davvero di poter smuovere qualcosa, di ottenere qualche risultato, o si tratta di un puro atto dimostrativo?
Guardi, quando una persona, in questo caso un politico di lungo corso, è messo di fronte alle proprie responsabilità ha due possibilità: fare le valige o far finta di nulla e imporre la propria presenza malgrado l’evidente incapacità di svolgere il proprio compito, e tirare dritto. Dritto, senza farsi neppure un esame di coscienza, e continuare a chiacchierare. Le cose purtroppo però non basta dirle, ma bisogna anche farle. E Gobbi di cose ne ha dette tante; oggi sono decine le riforme cominciate e mai concluse sotto il comando del ministro leventinese: ARP, giustizia 2018, audit SAPEM, riforma rapporti Cantone-Comuni, progetto polizia ticinese del 2016, nuova sede della giustizia… E chi più ne ha più ne metta. Insomma, un percorso segnato da 15 anni d’inconcludenza e spreco di risorse che deve finire. Succederà qualcosa? Stiamo a vedere.
Senta, ma perché ve la prendete solo con Gobbi e non anche con altri ministri?
Personalmente sono criminologo ed evito di esprimermi su cose che conosco poco. Per quel che concerne il controllo sociale è un’altra storia. Sono anni che analizzo quel che succede in Ticino e cerco di spiegare che la strategia messa in atto dal ministro leghista è inapplicabile. Inapplicabile principalmente per una questione di risorse mal distribuite; così si ottiene uno sfacelo. Sfacelo che era ampiamente prevedibile da uno studente di diritto al primo anno. È così che oggi in Ticino ci ritroviamo con il tasso pro capite di poliziotti più alto del Paese, e una magistratura incapace di smaltire la mole di lavoro che gli si riversa sul tavolo. A questo va aggiunto un carcere che più pieno non si può.
La domanda era un'altra...
Adesso rispondo: perché non altri? Diciamo che tra chi mente spudoratamente al Parlamento e chi se ne frega platealmente della ripartizione dei poteri, qualche spunto ce l’abbiamo. È quindi probabile che altri Consiglieri di Stato saranno il soggetto di t'aspettofuori.
Manifestazione come la vostra potrebbero però provocare una sorta di effetto boomerang, trasformando il bersaglio politico in vittima… L'avete considerato?
Se qualcuno vuole solidarizzare con il ministro Gobbi per aver devastato l’apparato giudiziario cantonale è libero di farlo. Quelli lì io li chiamo “i gobbisti”. Ce n’è tanti e probabilmente sabato non verranno in piazza della Foca. Speriamo che vengano almeno gli altri.