Ecco le richieste principali dei sindacati che chiedono a Governo e Parlamento a eliminare i tagli nei servizi fondamentali

Nel contesto del preventivo 2026 e dell’attuale clima politico cantonale, entrambi orientati al contenimento della spesa a discapito dei servizi pubblici, sociosanitari e socioeducativi, nonché del partenariato sociale, i sindacati OCST, VPOD e SIT hanno lanciato una petizione dal titolo “Misure di risparmio, è ora di cambiare rotta!”.
Attraverso questo atto, che si affianca alla lotta contro il preventivo 2026, i sindacati intendono dare voce alla crescente preoccupazione e opposizione nei confronti dei tagli lineari che negli ultimi anni stanno colpendo duramente i settori fondamentali dello Stato: sanità, scuola, socioeducativo e servizio pubblico nel suo complesso.
La progressiva riduzione delle risorse, senza considerazione dei bisogni sociali e dei volumi di lavoro in costante aumento, sta minando le condizioni di lavoro e la qualità delle cure in molte realtà: case anziani, scuola pubblica, foyer per disabili, centri educativi, assistenza e cura a domicilio, ospedali e Croce Rossa.
Le richieste principali
Nella petizione si chiede:
la fine dei tagli lineari e generalizzati, accompagnata da una politica che rimetta al centro le persone;
il rilancio degli investimenti nei servizi essenziali;
la difesa del potere d’acquisto del personale;
la valorizzazione del partenariato sociale e della dignità del lavoro.
In sintesi, la petizione sollecita Governo e Parlamento a eliminare i tagli nei servizi fondamentali e a imprimere una decisa inversione di rotta nella politica finanziaria cantonale.
“La misura è colma – affermano i promotori – non si può più accettare che il peso della crisi venga scaricato sulla popolazione più bisognosa e su chi garantisce cure, istruzione e sostegno.”