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Salute e Sanità
23.02.2024 - 14:100

De Rosa e la carenza di medicamenti: "Il Consiglio di Stato non può fare niente"

Il Ministro: "Il problema è federale e globale. Spesso alcuni farmaci non vengono più prodotti perchè alle aziende non convengono, è un'aberrazione del mercato ma è così. Stiamo facendo, come Ticino, il possibile"

BELLINZONA - Il Ticino non può fare nulla per risolvere la mancanza di medicamenti, che mette in seria difficoltà molti pazienti e li costringe, quando le sostanze si trovano, a recarsi in farmacia in Italia. Lo ha detto, con rammarico, Raffaele De Rosa, dedicando un post al sentito tema sui suoi profili social, in risposta alla domanda di un utente. "Mi creda, sono il primo a preoccuparmi e ad arrabbiarmi per la penuria di farmaci, ma il problema è enorme e le soluzioni, come si sa, spesso non sono semplici e trascendono dalla nostra volontà", scrive. "Il Consiglio di Stato non ha un potere regale, non basta agitare lo scettro per essere obbediti, ci vuole lavoro, tenacia, pazienza, e saper battere i piedi e a volte, ma non sempre, questo basta. Le assicuro però che stiamo facendo tutto il possibile per superare il problema, anche con precise istruzioni e limitazioni di vendita alle farmacie.

"Sarebbe bello se fossi una sorta di mago e con la bacchetta potessi risolvere i problemi del Cantone. È vero che ci sono farmaci che mancano del tutto dal mercato, lasciando scaffali vuoti e i pazienti disorientati", sarebbe il suo auspicio. E poi spiega: "Il problema è federale e globale e i Cantoni hanno poteri limitati. Nonostante tutto il Ticino ha proposto più volte misure per sostenere le produzioni locali e ha messo in atto dei correttivi a livello di distribuzione, al punto che la Confederazione ha preso spunto dalle nostre misure per applicarle a livello nazionale".

"A contribuire al problema, i costi di produzione e la delocalizzazione delle aziende. Purtroppo la Svizzera è un mercato meno interessante degli USA o dell'UE, come del resto anche per altri commerci. Numerose case farmaceutiche non hanno più interesse a produrre in Svizzera. I prodotti a basso costo non vengono più commercializzati (se non principalmente dai paesi asiatici) perché poco convenienti finanziariamente. È un’aberrazione del mercato? Certo, ma è un problema globale e la piccola Svizzera paga più degli altri il suo peso piuma commerciale", prosegue De Rosa, per poi soffermarsi sul caso dei farmaci per il diabete usati (anche) per dimagrire e dunque introvabili per chi ne ha davvero bisogno: "Per i medicamenti contro il diabete, la situazione è particolarmente critica perché la richiesta è esplosa a livello mondiale dopo che personaggi famosi e influencer (…ancora?) ne hanno pubblicizzato l’efficacia per perdere peso corporeo. Nel nostro Cantone siamo già intervenuti più volte tramite circolari alle farmacie per cercare di limitare il problema: già a marzo dello scorso anno il Farmacista cantonale ha chiesto di limitare la dispensazione di questi medicamenti a persone in possesso di una ricetta rilasciata da un medico attivo in Svizzera, mentre a ottobre ha imposto di riservare la dispensazione a pazienti a cui i farmaci sono riconosciuti dalla propria cassa malati.

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