Ho frequentato diverse edizioni della Sagra e devo dire che più che una festa della vendemmia mi è parsa, dopo una certa ora, un festival degli ubriaconi, del trash e del disagio. Ho notato che le ‘corti’, cuore tradizionale di questa manifestazione, sono quasi passate in secondo piano rispetto alle vie del borgo, dove accanto a rari prodotti di qualità e legati al territorio si trovava di tutto, fiumi di birra e vinaccio da lavandino, venduto unicamente per far cassa. A tale proposito, sarebbe ora che certe associazioni che approfittano della Sagra per raccogliere fondi in favore delle attività che svolgono, la smettano di considerare questa festa e chi vi partecipa soltanto come una mucca da mungere.