Oggi non mi travesto da uomo e faccio sciopero per sminuire le lotte di inizio '900 in nome della rivendicazione femminile, anche perché, nei lunghi anni, ho scritto tanti articoli schierati a favore di questa data storica. Oggi mi travesto da uomo e faccio sciopero (simbolicamente) con me stessa e nei confronti di quegli uomini meravigliosi, speciali ed emancipati che ho conosciuto e conosco perché la mia responsabilità, quando penso a loro e sorrido, nel festeggiare questa ricorrenza, dipende da come mi rapporto a loro in particolare e agli uomini in generale, in quanto portatori di diversità ma anche di possibilità di confronto, nella ricerca di quel terreno comune sul quale vorrei costruire e poter vivere.