SECONDO ME
Mainardi e il valzer del candidato. "Settimane che metteranno a dura prova la forma fisica e psichica degli aspiranti deputati"
La candidata del PPD racconta con ironia la campagna elettorale. "Non si abbandona la pista, ad aprile poi oltre alla testa gireranno anche altri apparati anatomici. Ma diremo tutti che è stato un onore e un onere"

di Camilla Mainardi*

Le elezioni cantonali di aprile sono le più affollate della storia politica del Ticino. Oltre 800 pretendenti per 5 cadreghe nell’Esecutivo e 90 nel Legislativo .

Una bella cosa sapere che c’è ancora gentec he ci mette la faccia e scende in campo piuttosto che stare sugli spalti a far il tifo contro e a inveire.

In campo poi trovi il mercato del politicamente corretto: tutti amici, tutti pieni di rispetto per l’avversario, tutti a ripetere che “ci si mette a disposizione del partito e del Paese "o peggio ancora che "è un onore e un onere“. 

La classifica die luoghi comuni comporta delle parole rituali: paese, responsabilità, competenza, serietà, impegno, sacrificio, futuro .
Poi in realtà siamo in 800 qui e oggi, nel nostro piccolo e nel nostro egocentrismo a ballare il valzer della vanità con giravolte di ogni tipo. Ognuno parte in sordina, coi piedi per terra... ma poi è la giostra. A furia di prosecchi diventi frizzante e le bollicine di aiutano a espletare al meglio il dovere del candidato: essere simpatico, per due mesi devi esercitare la difficile arte di piacere e compiacere. 

Ti ripaga la promessa del voto che contribuisce a staccarti pericolosamente i piedi da terra. Non sopravvive in nessun candidato la saggia consapevolezza iniziale di non farcela e si insinua il rischio che venga meno persino l’iniziale signorilità nei confronti dei compagni di avventura e di lista. 

A dopparti di speranza ci si mette il ritornello che „contano soprattutto le persone“: è il canto delle sirene del preferenziale
che ti dirotta dentro l’ansia della scelta della fotografia per il santino, alla disperata ricerca di una scintilla di carsima.

Le prossime settimane la forma fisica e psichica degli aspiranti deputati sarà messa a dura prova, come pure la loro austostima, confrontata coi santini dimenticati sui tavoli, calpestati sugli acciottolati delle piazze, mischiati ai coriandoli e ai resti di luganighe.

Ma certo non si abbandona la pista: si continuerà a ballare il valzer del candidato; e ad aprile, quando verosimilmente oltre alla testa gireranno anche altri apparati anatomici, diremo tutti, comunque e sempre, che è stata una gran bella esperienza: un onore e un onere.

*Candidata PPD al Gran Consiglio

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