"Adesso capisco l’ansia di prestazione di una deputata di un partito in forte discesa, ma una persona intelligente come lei..."

di Tuto Rossi (da Facebook) *
Se il ridicolo uccidesse, oggi celebreremmo il funerale della consigliera nazionale Greta Gysin (che invece è tutta bella e pimpante).
Le è infatti saltato in mente di denunciare il patron della Rolex e altri capitani d'industria per il reato di corruzione di pubblici ufficiali stranieri, secondo l’art. 322 del Codice penale svizzero: «Chiunque offre un indebito vantaggio a un membro di un’autorità di un Paese straniero per indurlo a commettere un atto contrastante coi doveri d’ufficio è punito…».
Cosa avrebbero fatto questi ricchi criminali per meritarsi 5 anni di galera? Greta Gysin ha scoperto che, per tirare giù dal 39 al 15% le tasse doganali americane, hanno messo al polso un Rolex e infilato in tasca un lingotto d’oro a un funzionario straniero: tale Donald Trump!
E questo signor Trump deve stare ben schiscio, perché se viene a sapere che gira per Ginevra (magari per firmare la pace tra Russia e Ucraina), la Gysin lo fa sbattere in galera anche lui, piccolo bastardo corrotto.
Adesso capisco l’ansia di prestazione di una deputata di un partito in forte discesa, ma una persona intelligente come la Gysin…
Già è dubbio che il presidente USA possa essere assimilato a un semplice «membro di autorità», ma è totalmente stupido pensare che la riduzione dei tassi doganali sia un atto contrario ai doveri d’ufficio del presidente degli Stati Uniti.
Per non ricordare alla brillante parlamentare che quei regali – abituali nelle relazioni diplomatiche – non finiscono a Mar-a-Lago, ma rimangono di proprietà dello Stato.
* deputato UDC