ARCHIVIO
Meno severità per concessione cittadinanza, commissione
...

Per poter presentare una richiesta di naturalizzazione, uno straniero dovrebbe aver soggiornato complessivamente in Svizzera almeno 8 anni. È quanto pensa la commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S), in disaccordo con i dieci anni decisi dal Nazionale durante l'esame della rivista legge sulla cittadinanza approvata nel marzo scorso.

La decisione della CIP-S di ridurre di 2 anni il soggiorno è stata adottata con un solo voto di scarto, 6 a 5, indica oggi una nota dei Servizi parlamentari, lasciando intendere che ci sarà battaglia in aula su questo aspetto.

Altro punto del progetto che darà filo da torcere nel plenum riguarda le conoscenze linguistiche. Per 6 voti a 5, la CIP-S giudica "sproporzionato" il criterio d'integrazione adottato dal Nazionale, "secondo il quale il richiedente deve essere in grado di esprimersi correntemente, oralmente e per iscritto, in una lingua nazionale". Per la commissione è sufficiente che il postulante sappia esprimersi correntemente nella vita quotidiana in una lingua nazionale.

Vi sono altri punti del progetto sui quali la CIP-S è stata meno severa del Nazionale. La CIP-S (10 a 2) giudica opportuno includere nel calcolo relativo alla durata del soggiorno anche il periodo trascorso in Svizzera in virtù di un'ammissione provvisoria, come previsto dal Consiglio federale nel suo progetto.

La CIP-S intende anche agevolare (8 voti a 4) la naturalizzazione delle persone che hanno trascorso parte della giovinezza in Svizzera. Per questo, gli anni trascorsi nel nostro paese tra i 10 e i 20 anni dovrebbero contare il doppio nel computo della durata del soggiorno. Il Nazionale aveva stralciato questa disposizione.

La CIP-S ha anche deciso di lasciare ai cantoni un maggiore margine di manovra. Oltre ai criteri minimi previsti dalla legge sulla cittadinanza, i cantoni dovrebbero poter considerare criteri d'integrazione supplementari, come ad esempio la conoscenze della lingua parlata nel luogo di domicilio.

La Commissione ha invece accolto la modifica apportata dal Nazionale, secondo cui il richiedente deve aver soggiornato in Svizzera per almeno tre dei cinque anni precedenti il deposito della domanda di naturalizzazione.

Durante la sua seduta, la CIP-S ha affrontato anche l'iniziativa dell'UDC "Contro l'immigrazione di massa". Per 9 voti a 2, ha raccomandato a popolo e cantoni di bocciare questo testo, dal momento che dal 2002 a questa parte, la Svizzera ha tratto dalla libera circolazione delle persone vantaggi di gran lunga superiori agli eventuali inconvenienti.

Una minoranza crede invece indispensabile che la Svizzera contrasti gli effetti indesiderati dell'immigrazione sul mercato dell'alloggio e sulle assicurazioni sociali e, grazie ai contingenti, riacquisti il controllo sull'immigrazione. Il Nazionale ha già bocciato l'iniziativa nel giugno scorso.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

ABITARE

Bazzi e Valsecchi, l'unione di due marchi storici per il futuro dell'abitare

21 NOVEMBRE 2025
OLTRE L'ECONOMIA

"Non è per il futuro, è un freno al futuro": la Camera di Commercio boccia l'iniziativa della GISO

19 NOVEMBRE 2025
PANE E VINO

Torna a Lugano Vini in Villa, il festival che celebra il vino ticinese e le sue nuove storie

19 NOVEMBRE 2025
LETTURE

Un anno di libri nel nuovo catalogo Fontana Edizioni: 800 titoli, 50mila copie

18 NOVEMBRE 2025
LETTURE

"A strèpp e bucún" di Carlo Donadini: "Il dialetto come memoria viva"

18 NOVEMBRE 2025
MEDICI IN PRIMA LINEA

Bufera medica, Denti furibondo con Garzoni: "Basta misinformazione!"

14 NOVEMBRE 2025
LiberaTV+

POLITICA E POTERE

Caso Hospita, ecco i nuovi elementi

11 NOVEMBRE 2025
IL FEDERALISTA

Maurizio Agustoni e la domanda da 400 milioni

17 NOVEMBRE 2025
ANALISI

CPI Hospita-Lega: no ai deputati, ecco chi

13 NOVEMBRE 2025