ULTIME NOTIZIE Archivio
Archivio
06.04.2015 - 17:440

Frapolli, il Renzi ticinese: "Rottamiamo i matusa della politica. Basta con il sistema degli amici degli amici"

Intervista al giovane candidato leghista che su Facebook ha lanciato una campagna per il rinnovamento della classe politica: "Bisogna avere gli attributi per sconfiggere questo sistema: il Ticino non se lo può più permettere"

LUGANO – Il suo post su Facebook contro i "matusa" della politica ha fatto scalpore. Un attacco frontale alla "vecchia politica" quello lanciato da Gianmaria Frapolli, giovane candidato al Gran Consiglio della Lega, che ha ricordato i toni e i tempi della "rottamazione" di Matteo Renzi.   

Frapolli, chi sono i "matusa" della politica ticinese?
"Sono quelle persone che con delle armi poco intelligenti, come ad esempio parlare male alle spalle delle persone, pensano solo al proprio orticello e cercano di mantenere la cadrega. A me piacciono le persone che si confrontano, e magari anche si scontrano, sui temi ma in modo trasparente e onesto. I matusa al contrario pensano ancora che la politica funzioni come 50 anni fa. E invece è ora di cambiare".

E dove stanno i "matusa"? Anche nella Lega?
"I matusa sono in tutti i partiti. Ma voglio essere chiaro: non è solo una questione anagrafica. Si tratta piuttosto di una questione di mentalità. Ci sono anche dei giovani "matusa" che vengono eletti perché sono messi lì da qualcuno. Per me fare politica significa innanzitutto essere indipendenti, giocare lealmente. Spero che i giovani che stanno facendo questa campagna elettorale non diventino così: sempre comandati da qualcuno. E spero che gli elettori sappiano identificare e arginare i matusa". 

Oltre agli elettori potrebbero pensarci i partiti, no?
"Probabilmente sarebbe anche un compito dei partiti. Ma c'è da dire che si fa sempre più fatica a reclutare nuove persone. Ai giovani indipendenti cercano di tagliare le gambe in ogni modo. Quando i giovani candidati dicono quello che pensano fanno molta paura perché rischiano di far crollare il sistema che regge questi matusa. Ma se finalmente riusciremo a scardinare l'attuale situazione forse porteremo più persone a partecipare alla vita politica, sia come candidati che come elettori. Altrimenti dopo quattro anni le persone se ne vanno perché sono stufe dei progetti incompiuti e di vedersi mettere il bastone tra le ruote. Ma il danno causato dai matusa è molto più grave…". 

Cioè?
"Io ho alle spalle 17 anni di esperienza professionale: sono partito dall'apprendistato, sono arrivato al master e ora ho una mia società. Ho lavorato anche a Zurigo, il che mi ha permesso di conoscere una realtà che è molto diversa dal Ticino. Lì c'è un modo di operare che esclude queste logiche cantonticinesi. Logiche che, alla fine, distruggono il territorio e fanno danni all'economia. Se la politica non è in grado di fare le riforme, di trovare soluzioni concrete – e questo accade a mio avviso per larga misura a causa di questi matusa – alla fine ne soffre il cittadino".

Quindi vanno rottamati?
"Sì, assolutamente, vanno rottamati, spazzati via, buttati fuori. Troppe persone non pensano al bene comune ma solo ai loro interessi particolari. Se il contesto di 50 anni fa consentiva questo genere di comportamento oggi non è più possibile. Io ho deciso di candidarmi perché ho riconoscenza verso il mio territorio e la mia gente. Non ho nessun interesse personale o economico. E secondo me oggi bisogna avere gli attributi per sconfiggere questo sistema. Meglio sbagliare una decisione che prenderla per manipolazione di qualcuno. Basta con la politica degli amici degli amici".

Come fare questa rottamazione?
"Con la politica. Io sono convinto che, da sinistra a destra, seppur con qualche accento diverso, i problemi del Canton Ticino li abbiamo chiari tutti: il lavoro, la mobilità, una nuova promozione economica, e via dicendo. Bisogna smetterla di bocciare le buone proposte solo perché le fa qualcun altro. Impariamo a ragionare sui principi, sulle cose da fare, mandiamo avanti le riforme su cui tutti siamo d'accordo. Per una volta impariamo a discutere prima il contenuto e poi i dettagli. Spero che nella prossima legislatura ci sia un ricambio generazionale che favorisca questa impostazione. Se riusciremo a realizzare dei progetti i matusa si rottameranno da soli. Se invece non ci riusciremo si aprirà un nuovo ciclo nefasto per il Cantone". 

Lei ha intenzione di concretizzare in qualche modo questa iniziativa di "rottamazione"? Che ne so, magari mettendosi insieme agli altri giovani eletti?
"Dopo la campagna mi impegno a fare qualcosa in questo senso con tutti quelli che ci stanno. Se la partecipazione è passata dall'80% al 50% significa che la classe politica che ha governato non è stata in grado di creare nessun interesse verso la cosa pubblica. Noi dobbiamo cominciare ad avere in chiaro cosa vogliamo fare. E soprattutto farlo. In Ticino votano pochissime persone perché la politica si presenta male e ha realizzato troppo poco negli ultimi anni. Quando incontro la gente in giro mi dice: "Basta, tanto promettete adesso e poi non fate nulla". Dobbiamo riuscire a sconfiggere questa sfiducia. Serve una classe politica che lavora al servizio del Cantone e del cittadino. Chi va in Gran Consiglio deve trottare!". 

 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
matusa
politica
sistema
amici
giovani
ticino
campagna
renzi
ticinese
rottamazione
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved