È importante ristabilire questo legame profondo con la tradizione, oggi menomato e stravolto dalla sola consumazione. In un tempo non troppo lontano le cose andavano diversamente. Ed eravamo più colti e civili. In famiglia c'era sempre un parente, un amico, un conoscente, da cui andare a scegliersi di persona il pranzo pasquale. Ancor di più nelle famiglie contadine, o delle zone rurali, dove i giovani venivano svezzati a questo compito primordiale: uccidi ciò che mangi. La stessa mazza del maiale, ormai quasi rimossa, rappresentava nella sua festosità sociale, un'occasione di educazione e di rapporto sincero e onesto con quello con cui ci nutriamo. Ed è una carneficina.