CRONACA
Badaracco sulla chiusura della Cadrolina: "Ecco cosa potrebbe fare il Municipio"
Interpellanza del consigliere comunale PLR dopo l'annuncio della chiusura del centro alberghiero che costerà il posto di lavoro a 47 persone

LUGANO - “Come un fulmine a ciel sereno arriva un'altra bruttissima notizia per il settore alberghiero e ristorativo luganese. Il Centro Cadrolina, o Cadro Panoramica come è oggi nota, chiude i battenti e lascerà a casa ben 47 impiegati”. Inizia così l’interpellanza inoltrata al Municipio di Lugano dal consigliere comunale del PLR Roberto Badaracco.

La struttura ha un potenziale enorme ed è molto attrattiva, scrive: comprende un territorio vasto di 60'000 metri quadri, 10 campi da tennis e 2 coperti, 2 campi da squash, 2 piscine, una al coperto e una all'aperto, un mini golf da 18 buche. “Insomma un piccolo gioiello incastonato in quel di Cadro, da poco territorio della città. Tale chiusura diminuisce ancor di più le già limitate potenzialità di accoglienza alberghiera nella regione, a danno di un conclamato rilancio del turismo in grande stile e dei propositi della città di espandere sempre più questo comparto”.

Senza dubbio non tocca alla Stato, precisa Badaracco, intromettersi nelle decisioni aziendali dei privati che hanno dovuto adottare queste difficili decisioni. “Spetta invece alla Città chiedersi perché impianti ed attività di prestigio turistico localizzate sul proprio territorio, in zone di indubbia attrattiva, prendano questa via. Soprattutto le offerte sportive (campi da tennis e piscine) rappresentano per società e gruppi attivi in loco un'importante alternativa ad altre offerte presenti in città”.

Badaracco pone al Municipio le seguenti domande:

“Come reputa quest'ennesima chiusura di una struttura alberghiera importante e nota al pubblico locale e svizzero?

Non ritiene opportuno intervenire direttamente o indirettamente per evitare in qualche modo questa chiusura o contribuire ad un passaggio delle consegne indolore che mantenga la medesima tipologia e funzionalità?

Malgrado la situazione finanziaria cittadina difficile non potrebbe interessare alla città acquisire almeno le strutture sportive presenti in loco in grado di soddisfare la domanda dei nuovi territori aggregati ed ampliare l'offerta sportiva più complessiva?

Come già accaduto qualche mese fa per l'Eden e l'Hotel du Lac di Paradiso, il Municipio intende farsi parte attiva per scongiurare la trasformazione della struttura in appartamenti di lusso e villini?

Come intende approfondire il Municipio i risvolti negativi dovuti a questa tendenza di chiusura e quali misure intende sviluppare per affrontarla?

Come intende sopperire, oltre che alla mancanza di pernottamenti, ora anche alla mancanza di strutture alberghiere adeguate a offrire pernottamenti?

Sono stati individuati a Lugano altri alberghi a “rischio chiusura” ed è stata predisposta una strategia per minimizzare i danni dello “spegnimento” di queste attività cruciali per il turismo luganese e ticinese?”
 

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