CRONACA
La Sardegna come 27esimo cantone svizzero, arriva l’offerta d’acquisto: “90 miliardi di euro a Roma ed è fatta”
Il gruppo di internauti sardi che ha lanciato la petizione “Per una Sardegna indipendente e per la sua adesione alla Confederazione Elvetica!” torna alla carica e propone la messa in vendita dell’isola

CAGLIARI – “Benvenuti in Sardegna, ventisettesimo cantone Svizzero”, così potrebbero recitare i cartelli ‘all’entrata’ dell’isola (per ora) italiana se la proposta dei suoi abitanti fosse accolta, e realizzabile.

L’iniziativa è già di qualche tempo fa: un gruppo di sardi, prima su Facebook e poi con un apposito sito internet (www.cantonmarittimo.org), ha lanciato la petizione “Per una Sardegna indipendente e per la sua adesione alla Confederazione Elvetica!”, raccogliendo il favore di molti concittadini, ma, scrivono, anche di molti svizzeri, in particolare ticinesi, che accolgono volentieri l’idea di veder sventolare la bandiera rossocrociata, ovviamente con l’aggiunta dei quattro immancabili mori, per le coste dell’isola.

Per quanto irrealizzabile, il gruppo sul portale, organizzato con tutti i crismi, ribadisce più volte che non si tratta di una semplice goliardata ma del tentativo  di lanciare un dibattito serio. È, per i promotori, di una proposta vincente su entrambe i fronti: la Svizzera avrebbe finalmente il suo sbocco sul mare e la Sardegna potrebbe chiudere definitivamente con Roma.

“Dobbiamo reagire per uscire da una crisi senza prospettive e dare a noi stessi un futuro – si legge nella petizione online –. Crediamo che renderci indipendenti e responsabili del nostro destino sia un obiettivo che può mettere d'accordo tutta la popolazione della Sardegna”. Ma, sottolineano poi, la mancanza di esperienza nell’autonomia amministrativa e “l'eredità che rimarrebbe di quell'amministrazione inefficace e malsana che abbiamo avuto finora, ci impone di riflettere sull'opportunità di affidarci a un partner esperto che ci guidi verso un'organizzazione efficace, efficiente e matura”

E allora, chi meglio dell’efficiente e organizzata Svizzera? “Vorremmo portare la Sardegna via dall'Italia e unirci alla Confederazione Svizzera, repubblica federale che ha il massimo rispetto delle autonomie locali e governata da un Parlamento composto da politici non professionisti. Un paese dove ogni Cantone ha una sua Costituzione, un suo Parlamento, un suo Governo e suoi Organi Giurisdizionali. Abbiamo bisogno di essere guidati verso un'autonomia sostenibile da chi ha comprovata competenza in materia, sia di carattere amministrativo che economico, per giunta fuori dall'Unione Europea: la Svizzera”.

Ecco quindi che sul banco delle “trattative”, come si legge su LaRegione di oggi, arriva anche ora l’offerta d’acquisto: novanta miliardi di euro da versare a Roma e Cagliari potrà finalmente dirsi la capitale del ventisettesimo cantone svizzero.

Fantapolitica certo, ma quella dei sardi non è la prima richiesta del genere. Nell’Italia della crisi si è assistito più volte a iniziative che chiedevano a gran voce l’annessione alla Svizzera, solitamente però da parte delle regioni a noi limitrofe.

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