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Cronaca
03.10.2014 - 10:020
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Caccia alta, il Territorio stila un bilancio critico della stagione: “Catture diminuite per tutte le specie”

I duemila cacciatori ticinesi potevano abbattere camosci, caprioli, cervi, cinghiali e marmotte con un’unica patente. Il numero complessivo di catture è di 2613 capi, valore inferiore rispetto ai 2909 dello scorso anno

BELLINZONA – La stagione di caccia alta 2014 in Ticino è iniziata in anticipo rispetto agli anni scorsi ed è pure durata complessivamente di più, per un totale di 24 giorni di caccia, di cui 5 fine settimana. Nonostante ciò, rileva il Dipartimento del territorio, per alcune specie non sono stati raggiunti i numeri stabiliti dal piano di abbattimenti e si dovrà quindi procedere a ulteriori catture durante la caccia tardo autunnale (metà novembre-metà dicembre).

In dettaglio, il periodo di caccia, che ha potuto godere di condizioni meteorologiche miti, si è esteso da sabato 30 agosto a domenica 14 settembre per camoscio e capriolo, con un prolungo fino al 20 settembre più sabato 27 e domenica 28 settembre per cervo e cinghiale.

I duemila cacciatori ticinesi potevano abbattere camosci, caprioli, cervi, cinghiali e marmotte con un’unica patente.

Il numero complessivo di cervi, caprioli e camosci uccisi ammonta a 2613, valore inferiore rispetto al 2013 (2909). Il Territorio riassume anche nel dettaglio la situazione degli abbattimenti per le singole specie.

Camosci

Sono stati abbattuti 1007 camosci (1208 nel 2013), di cui 632 maschi e 375 femmine. I camosci giovani (1.5 anni) sono stati 163. Come negli anni scorsi, i Distretti con le maggiori catture sono stati il Locarnese e la Valle Maggia.

Cervi

Le catture di cervo sono state di 1243 capi (1201 nel 2013). In totale 512 maschi, 503 femmine e 228 cerbiatti. Le catture per Distretto vedono Blenio, Bellinzonese e Leventina caratterizzati dal maggior numero di cervi uccisi. Il piano di abbattimento non è tuttavia stato raggiunto e dunque si procederà con degli ulteriori abbattimenti durante la caccia tardo autunnale (metà novembre-metà dicembre).

Caprioli

Anche le catture di capriolo sono diminuite rispetto al 2013: sono stati uccisi 363 capi (500 nel 2013), di cui 188 maschi e 175 femmine. Il maggior numero di capi è stato prelevato nel distretto di Lugano seguito da Leventina, Locarno e Blenio.

Cinghiali

Per il cinghiale gli abbattimenti in caccia alta (340 capi) sono pure stati inferiori al 2013 (459 capi); tenuto conto dei 208 capi già uccisi prima della caccia attraverso la guardiacampicoltura, complessivamente le catture da gennaio a settembre sono di 548 capi. Ulteriori abbattimenti di cinghiali saranno effettuati durante la caccia tardo autunnale e la caccia invernale nei mesi di dicembre e gennaio.

Infine, per la marmotta i dati saranno disponibili solo dopo il rientro dei fogli di controllo.

Il Territorio traccia quindi un bilancio della stagione di caccia alta: “Complessivamente si è svolta in modo corretto anche se, oltre a una novantina d’infrazioni minori e a 169 autodenunce, si sono registrate alcune gravi infrazioni (quali l’esercizio della caccia senza patente, nottetempo, il tentativo d’occultamento di capi di selvaggina o l’abbattimento di selvatici oltre il numero massimo consentito e in zona vietata) che hanno comportato per i responsabili il ritiro della patente di caccia”.

Il Dipartimento del Territorio, conclude la nota, coglie l’occasione per invitare i cacciatori a ritornare al più presto i fogli di controllo, come pure le mandibole dei cervi e dei caprioli, all’Ufficio della caccia e della pesca.

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