Thomas Amiconi, organizzatore della manifestazione, risponde alle critiche e presenta le novità di questa 52 esima edizione della storica rassegna. “Quando si parla di arredamento la presenza italiana è normale e sarà sempre un po’ così”
LUGANO – Torna Artecasa, torna la polemica? Snì. Contattato per parlare delle novità di questa 52esima edizione, uno degli argomenti che non potevamo non trattare con Thomas Amiconi, dell’omonima ditta di consulting che gestisce l’organizzazione dell’evento, è proprio la presenza di espositori italiani, che l’anno scorso ha sollevato un vero e proprio polverone.
“La scorsa edizione le polemiche sono andate dalla presenza di troppi rivenditori di materassi a quella di troppi espositori d’oltreconfine in fiera. Mentre quest’anno le critiche arrivano dal fronte opposto”, commenta. Infatti, almeno per ora, a scatenare la bagarre è stato il Corriere di Como, che, con un duro articolo pubblicato nei giorni scorsi, ha lanciato strali contro la “Lugano leghista che alza le barriere protezioniste”, di cui prima prova ne sarebbe proprio la scomparsa in Fiera degli espositori provenienti dal Lario.
Esulando dai toni da invettiva del giornale, ci concentriamo sul dato: gli espositori italiani sono diminuiti? È stato davvero fatto qualcosa in seguito alle polemiche passate?
“Chiaramente abbiamo incontrato il Comune e discusso di una presenza che va a toccare un tasto dolente per l’attuale situazione ticinese. Abbiamo potuto prestare una maggiore attenzione alla problematica anche perché sono giunte più richieste da oltre Gottardo, ma anche dalla Francia. Siamo quindi a 50 espositori stranieri su 170 totali. È tanto? È poco?”
Artecasa però, continua Amiconi, “è una fiera privata, nata dall’iniziativa personale di una famiglia, perciò ha degli spazi che si vendono a chi li compra. Avere solo espositori ticinesi non è fattibile, perché non c’è abbastanza richiesta e allo stesso tempo noi non possiamo neanche discriminare chi ci contatta per partecipare alla fiera”.
Amiconi aggiunge poi che, d’altro canto, quando si parla di arredamento, la presenza italiana è scontata: “Se si va a guardare anche gli stessi rivenditori ticinesi offrono spesso brand italiani, questo perché la tradizione in questo settore della Penisola è nota e rinomata. Hanno una grande storia per quanto concerne l’arredamento, perciò è normale vi siano degli espositori italiani e sarà sempre un po’ così”.
Gli eventi
Conclusa la parentesi ‘polemica’, veniamo quindi alle novità di questa 52esima edizione, che da oggi pomeriggio a domenica 19 ottobre occuperà gli spazi del Centro Esposizioni di Lugano. I 170 espositori rappresentano come sempre i più disparati settori merceologici: dall’arredamento al tempo libero, dall’impiantistica alla bioedilizia e via dicendo. “Abbiamo fatto tesoro delle critiche fatteci la scorsa edizione e abbiamo cercato di non aver troppi doppioni, anche se vi sono ancora espositori che offrono la stessa tipologia di merce, ma questo anche a tutto vantaggio del visitatore che può così comparare più offerte”, spiega Amiconi.
“Ad Artecasa però trova spazio anche un ricco corollario di appuntamenti musicali, culturali ed enogastronomici per tutti i gusti e le età”, aggiunge. La formula del padiglione Conza interamente dedicato agli eventi in programma infatti è stata molto apprezzata e verrà quindi ripetuta anche quest’anno. Ecco una carrellata di alcuni di questi appuntamenti.
Si va dalla mostra organizzata in collaborazione con l’archivio storico “Fiera svizzera di Lugano ’33-‘53” che riprende con immagini d’epoca il periodo delle fiere a Lugano o dalla proiezione dei filmati ‘Come eravamo’ con foto storiche delle città ticinesi accompagnate dal commento di Maria Grazia Pelli, alla Festa della Bacchica con la degustazione dei suoi vini, fino alla Ticino Blues Night o allo spettacolo teatrale della Compagnia Due, del Teatro Dimitri.
Fra le novità di questa edizione, la collaborazione con al Fiera del Fumetto, che porta ad Artecasa, e per la prima volta a Lugano, una delle tradizioni della cultura manga più in voga negli ultimi tempi: il Cosplay. Vestiti come i loro personaggi preferiti di fumetti, videogiochi, anime o film, i partecipanti al concorso sfileranno accompagnati dal commento di Giorgia Vecchini, vincitrice, nel 2005, del concorso internazionale World Cosplay Summit. Sempre nell’ambito di questa collaborazione, ci sarà anche una perfomance live di due famosi fumettisti che comporranno dal vivo una storia insieme: uno narrandola e l’altro disegnandola.
Fra le performance live torna anche quella di action painting del fotografo Francesco Biaggi, già proposta l’anno scorso e che ha riscosso molto successo: il corpo della modella verrà dipinto rendendola parte integrante della scenografia.
Non mancano poi le animazioni per bambini e le possibilità offerte dalla ristorazione presente in fiera. Per maggiori dettagli www.fieraartecasa.ch