L'inaugurazione è prevista alle 19. Il locale sarà gestito da Philippe Bouvet che spiega il progetto: "Un ristorante di buon libello, eventi, un po' di animazione e aperto fino all'una di notte"
LUGANO – Nessun grotto ebbe mai tanta fama oltre i confini del Ticino. Era il 2010 quando Lele Mora, l’agente delle “dive” – procacciatore di starlette e concubine – sbarcò sul Ceresio con il suo codazzo starnazzante di favorite in tacchi a spillo e minigonne inguinali.
Voleva fare del Grotto Caprino - o "antico ristorante Caprino", come recita l'insegna - un locale cult fuoriporta per la Milano da Bere: non quella di Tangentopoli, ma quella che sarebbe venuta a galla pochi mesi dopo: la Milano del Bunga Bunga e del Rubygate. Sempre soldi, giravano a fiumi, questa volta però non in cambio di appalti ma di altri favori e prestazioni.
Quella sera del 7 luglio all’inaugurazione c’era tutta la Lugano che conta ed accogliere gli invitati, accanto a Mora, Davide Enderlin, che gestì il locale con la società GSI.
L’operazione Caprino fallì, e da allora il locale non si è più risollevato, nonostante qualche timido tentativo di rilancio, compromesso l’anno scorso dalla pessima estate.
Il luogo è splendido, seppure un po’ fuori mano, perché raggiungibile unicamente in barca. Da oggi il grotto Caprino tenta una nuova vita, sotto la gerenza di Philippe Bouvet, reduce dalle esperienze del Le Cap e prima ancora del Nyx, oltre che della recente campagna elettorale, dov’era candidato nelle file della Lega.
Sarà un ristorante di buon livello, anche con pietanze vegetariane e vegane, assicura Bouvet, con un po’ di animazione ma non troppa, con qualche evento. Sarà aperto dalle undici di mattina all’una di notte e collegato a Lugano con un servizio di motoscafo che partirà di fronte all’albergo Walter. Abbandonato l’appellativo ormai antistorico di grotto, il locale si chiamerà Caprino Club e si propone come alternativa ai "soliti posti" in città. L’inaugurazione è prevista questa sera, giovedì 30 aprile, alle 19. La prima parte della serata sarà su invito, poi il Caprino aprirà al pubblico.
L’operazione fa capo a Davide Taddei, che per rilanciare il locale ha chiesto una consulenza all’ex re della movida luganese, Tito Bravo. Che a liberatv conferma: “Darò una mano a portare gente nel locale, ma non sono direttamente convolto nel progetto, di cui non sono né proprietario né finanziatore”.
Sia come sia, da questa sera il Caprino tenta la rinascita e la sponda selvaggia del Ceresio si arricchisce di una nuova proposta.
emmebi