LUGANO - Il disastro aereo avvenuto nel Sinai per il momento non scoraggia il turismo dalla Svizzera verso le mete del Mar Rosso. Anzi vi sono state addirittura state nuove prenotazioni. A confermarlo a Liberatv la portavoce di Hotelplan Gaby Malacrida. Insomma nel nostro Paese e tra i viaggiatori svizzeri non sembra aver fatto breccia il clima di terrore che invece ha colpito altri importanti nazioni e turisti stranieri. Come è noto Gran Bretagna e Russia, direttamente toccati dalla tragedia, hanno sospeso tutti i voli verso Sharm.Prima di esporre le dichiarazioni di Malacrida, facciamo un punto sulle indagini secondo le ultime informazioni apparse sulla stampa internazionale. Tenendo ben presente che la situazione è in continua evoluzione. Chi sta indagando sui resti dell'aereo si sbilancia affermando ormai che "al 90%" l'esplosione registrata dalla scatola nera sia stata causata da una bomba". Secondo il Sunday Times l'intelligence inglese ha già accertato che l'organizzatore dell'attentato contro l'Airbus A321 della russa Metrojet, esploso in volo sabato scorso con 224 persone a bordo, è un egiziano. Si chiama Abu Osama al-Masri ed è il leader dei miliziani del Sinai. Miliziani che, dallo scorso anno, si sono legati allo Stato islamico. Ancora prudente il governo egiziano che parla di esplosione ma non esplicitamente di una bomba. Si vedrà. Ma torniamo ai turisti in partenza dalla Svizzera e a quelli già presenti nella regione. "Allo stato attuale - premette Gaby Malacrida - il Dipartimento degli Esteri svizzero non ha modificato i Consigli di Viaggio per la destinazione di Sharm. Come sempre in queste situazioni noi ci atteniamo scrupolosamente alle disposizioni emanate dal Dipartimento, con il quale siamo in costante contatto, per il benessere e la sicurezza dei nostri clienti"."I nostri operatori nelle località balneari, incluso Sharm El Sheikh - prosegue la portavoce di Hotelplan - con i quali siamo in costante contatto, ci confermano che la situazione nei resort del Mar Rosso è tranquilla. Tenuto conto della flessibilità delle nostre proposte di soggiorno, fino alla notte appena trascorsa erano presenti a Sharm 134 clienti di Hotelplan Suisse".Naturalmente eventi tragici come quello appena accaduto non lasciano indifferenti gli addetti ai lavori: "Le compagnie aeree, incluso anche quelle svizzere come, ad esempio, l’Helvetic Airways, hanno rafforzato le misure di sicurezza in aeroporto".Ma, come dicevamo all'inizio, per ora non c'è nessun effetto panico dal nostro paese verso la meta turistica: "Per quanto riguarda la situazione in generale delle prenotazioni - conclude Malacrida - possiamo confermare che, fino a ieri sabato 07 novembre, non abbiamo riscontrato richieste di annullamenti. Al contrario, e questo è accaduto nel corso dell'ultima settimana, abbiamo ricevuto conferme per nuove prenotazioni. In questo momento non ci è possibile stimare l’evoluzione delle prenotazioni per i prossimi mesi su Sharm e su tutte le destinazioni del Mar Rosso come pure eventuali spostamenti di prenotazioni da parte della clientela su altre destinazioni del medio raggio tenuto conto che la situazione è in continua evoluzione".