di Marco Bazzi
Questa mattina all’alba Liberatv.ch ha subito un attacco da parte di uno o più hacker. Hacker sedicenti, ma non necessariamente, algerini. Sulla homepage del nostro portale figurava la schermata dell’hacker con scritte in inglese tipo “noi lavoriamo per Allah”, “morte a Israele”, “Palestina libera” e cose del genere.
L’analisi informatica dell’attacco ha permesso di accertare che gli hacker non sono entrati sfruttando un “buco” nel sistema che gestisce Liberatv (il cosiddetto CMS), ma dal server svizzero sul quale il nostro portale è ospitato.
Ha pure permesso di accertare che non si è trattato – come a volte capita – di un attacco generato da una macchina (quindi in automatico) ma di un attacco umano, che ha probabilmente richiesto parecchio lavoro.
In mattinata il sito di Liberatv è stato ripristinato, ma c’è stato un secondo attacco. Il problema è stato nuovamente risolto.
Non siamo in grado di dire se gli hacker volessero colpire direttamente liberatv.ch a causa di qualche articolo sgradito. L’attacco ha però compromesso alcune funzionalità del nostro portale: i nostri tecnici sono riusciti a rimettere online in modo provvisorio. Mancano per ora le foto degli articoli interni. Nei prossimi giorni cercheremo di ripristinare al meglio liberatv.ch e di aumentare i livelli di sicurezza.
Una possibilità è che l’hacker in questione sia uno dei cosiddetti “Black Hat” (cappello nero), gente che si diverte con motivazioni diverse a compromettere, o nei casi peggiori a cancellare totalmente, i contenuti di portali web. Di solito cercano gli obiettivi puntando su siti ad alto traffico, come è liberatv, e che sono nella maggior parte dei casi di informazione.
È difficile capire da dove e quando gli hacker siano entrati nel server (da quale area geografica e in quali momenti, se durante la notte o ieri) in quanto hanno debitamente cancellato le tracce di accesso.
In ogni caso si è trattato di uno di quegli attacchi che gli informatici definiscono “evoluti”.