CRONACA
Gianluca Vacchi, il personaggio social dell'estate. Una vita esagerata tra lusso e belle ragazze. L'imprenditore bolognese conta 2,6 milioni di fans su Instagram. I suoi motti: "Enjoy" e "Resilienza". Edonismo e narcisismo allo stato puro. "Siamo di passa
Vacchi, che ieri ha compiuto 49 anni, è diventato l'idolo dei giovani: "Faccio cose serie, non mi privo dell’ironia, faccio sport come un ventenne e dico sempre che chi non ride non è una persona seria”
BOLOGNA - I primi ad accorgersi di lui sono stati quelli di Dagospia.com. Ma ora anche il Corriere della Sera gli ha dedicato un ritratto. Gianluca Vacchi, imprenditore bolognese, che ieri ha compiuto 49 anni, è diventato una star dei social. Su Instagram conta qualcosa come 2 milioni e 600'000 fan, mentre da parte sua “segue” sono 12 personaggi, tra i quali Lapo Elkann, Cristiano Ronaldo, Marco Borriello e Bobo Vieri.

La storia del suo successo social è incredibile. Fisico asciutto e sportivo, sul corpo Vacchi sfoggia un centinaio di tatuaggi, vive immerso in un lusso senza limiti, si diverte alla grande, è circondato da amici e da bellissime ragazze. E tutte le foto pubblicate sul social lo ritraggo nelle pose e nelle situazioni più diverse. I suoi balletti improvvisati spopolano, soprattutto tra i giovani, dei quali è diventato un vero e proprio idolo.

Edonismo e narcisismo allo stato puro, insomma. Con uno stile di vita dominato dal “Carpe diem”. Cogli l’attimo… L’attimo fuggente. E divertiti da morire!

Con gli amici cui condivide tutto e le foto che raccontano i momenti della sua vita quotidiana (al lavoro, ma soprattutto al mare) viaggiano tra i 60 e 240'000 like ognuna. Laureato in economia e commercio a Bologna, a 29 anni è uscito dall’azienda di famiglia, la Ima (che produce macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici), di cui però è ancora azionista e membro del consiglio di amministrazione.

“Per i successivi 20 anni ho avuto aziende in 12 settori diversi, comprandole e rivendendole dopo che avevo dato il mio contributo — ha raccontato Vacchi al Corriere della Sera —. Qualche esempio? Sono stato il più grosso produttore di camper, ho avuto un’azienda che faceva oblò per lavatrici, ho lavorato nella fase di start-up degli orologio Toy Watch e sono stato fondatore della prima società di last minute in Europa”.

E aggiunge: “Sono una persona che non ama essere definita in un modo specifico, con uno stereotipo. Sono stato un imprenditore e un finanziere nei primi 20 anni della mia vita, sono stato un uomo amante dello sport. Quando ero giovane volevo avere successo nel mondo del lavoro in modo da avere un naturale risultato che portasse all’arricchimento. L’arricchimento, per me, non ha mai avuto il senso dell’accumulo, ma soltanto quello di godere delle cose in condivisione con i miei amici”.

E a proposito del suo successo sui social dice: “Non sono il tipo da voler creare un low profile stereotipato, che altro non è che codardia o paura di esporsi. Per questo i ragazzi vedono in me qualcosa da seguire, un qualcosa che non ha maschere, che si mostra così come è. Una figura come me fa della trasversalità la sua caratteristica: i giovani di oggi, seguendomi, vedono che faccio cose serie, non mi privo dell’ironia, faccio sport come un ventenne e dico sempre che chi non ride non è una persona seria”.

Tra i tanti tatuaggi ne spiccano due con la scritta: “Resilienza”. Dice Vacchi: “Adesso tutti usano questa parola e mi vanto di essere stato il primo ad averla adottata su larga scala. La Resilienza è un termine che origina da una qualità dei materiali che sono resilinti nella misura in cui sono capaci di prendere dei colpi e di non subire alterazioni nella loro struttura. Ecco, nella psicologia, stringendo al massimo il concetto, la resilienza rappresenta la capacità dell’individuo e dell’animo umano di reagire agli eventi negativi adattandoli a tal punto da poterli trasformare in eventi positivi. Ho ricevuto circa 500 foto di ragazzi e ragazze che si sono tatuati quella parola e me l’hanno dedicata”.

Un altro suo motto è “Enjoy”, che spiega così: “Noi viviamo nella presunzione di eternità e ci dimentichiamo che siamo di passaggio. Durante questo passaggio dobbiamo fruire di tutto quello che la vita ci offre. “Enjoy” significa “Vivete la vita”, “Godete la vita”, “Vivi la vita in tutte le sue sfumature”. Ed è anche il titolo del libro che ho scritto per spiegare me e questa mia filosofia”.

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