L’esperto conclude con una valutazione ad ampio raggio, pur non disponendo di informazioni dirette sul caso. Ma sulla base della sua esperienza dice: “Siamo di fronte a un soggetto ‘normale’, senza frequentazioni o abitudini strane, una donna professionalmente attiva, ben integrata nella comunità… E non ci sono segni di violenza sul suo corpo. Tutto farebbe dunque pensare a una morte naturale. Stonano però il luogo e le circostanze in cui è stato rinvenuto il suo corpo. Inoltre, in una persona di 35 anni, quindi giovane, un edema polmonare è raramente provocato da una morte cardiaca. Il che però non può essere escluso se non dagli esami tossicologici”.