CRONACA
L'autopsia ha stabilito che N.A. è morta per edema polmonare. Un esperto di patologia forense spiega cosa può averlo provocato: "Dall'infarto acuto all'overdose di farmaci o stupefacenti. Anche il soffocamento, ma avrebbero dovuto emergere evidenze durant
Per i risultati occorreranno alcuni giorni. Intanto la Polizia cantonale ha interrogato i famigliari e il fidanzato della giovane maestra di Stabio
Foto: La Provincia di Como
CRONACA

E se N.A. fosse stata uccisa in Ticino? Sempre che si tratti di un delitto... Restiamo rigorosamente nel campo delle ipotesi, in attesa dei risultati dell'autopsia, che magari smentiranno la pista dell'omicidio... Ma ecco perché questo giallo potrebbe rie

17 OTTOBRE 2016
CRONACA

E se N.A. fosse stata uccisa in Ticino? Sempre che si tratti di un delitto... Restiamo rigorosamente nel campo delle ipotesi, in attesa dei risultati dell'autopsia, che magari smentiranno la pista dell'omicidio... Ma ecco perché questo giallo potrebbe rie

17 OTTOBRE 2016
STABIO - L’autopsia eseguita ieri ha stabilito la causa del decesso di N.A., la maestra 35enne di Stabio trovata morta domenica pomeriggio lungo un sentiero boschivo a Ròdero, non lontano dal confine del Gaggiolo: edema polmonare. Niente segni di violenza o ferite letali, dunque, come era già emerso dopo le prime verifiche medico-legali sulla salma. A parte una leggera contusione alla testa e una falange spezzata, che sarebbe però riconducibile a un evento accidentale.

L'autopsia svolta su ordine del sostituto procuratore di Como Massimo Astori ha dunque accertato che la donna è morta per un edema polmonare. Resta ora da stabilire che cosa l'abbia causato, ma ci vorranno alcuni giorni per saperlo: il medico legale ha infatti prelevato dei tessuti necessari per svolgere accertamenti tossicologici. Occorre capire se nel corpo della vittima ci sono eventuali tracce di stupefacenti, farmaci o veleni.

Ma cosa può provocare un edema polmonare? Liberatv lo ha chiesto a un medico legale, esperto di patologia forense.

“L’edema polmonare indica che nel soggetto c’è stato uno compenso cardiaco acuto, in genere della parte sinistra del cuore. È una situazione tipica di chi muore per overdose di farmaci o di stupefacenti, o a causa di un infarto con un grave scompenso cardiaco”.

L’edema polmonare, spiega il medico, è un denominatore comune di molti tipi di morte. “Può anche essere compatibile con il soffocamento, con una morte asfittica, dunque. Ma in questo caso durante l’autopsia dovrebbero emergere alcune evidenze interne: ecchimosi delle gengive o del palato, e diversi altri segni indicatori. Questo, anche se la vittima fosse stata soffocata con un cuscino e non strangolata”.

Ma anche un’eccessiva assunzione di farmaci psicoattivi, aggiunge il medico, può provocare un edema acuto. “In casi come quello di cui stiamo parlando decisiva è la tossicologia. Sapere se nel corpo della vittima ci sono oppure no sostanze come droghe o medicamenti crea un grosso spartiacque ed è fondamentale dal profilo medico-legale e soprattutto investigativo”.

L’esperto conclude con una valutazione ad ampio raggio, pur non disponendo di informazioni dirette sul caso. Ma sulla base della sua esperienza dice: “Siamo di fronte a un soggetto ‘normale’, senza frequentazioni o abitudini strane, una donna professionalmente attiva, ben integrata nella comunità… E non ci sono segni di violenza sul suo corpo. Tutto farebbe dunque pensare  a una morte naturale. Stonano però il luogo e le circostanze in cui è stato rinvenuto il suo corpo. Inoltre, in una persona di 35 anni, quindi giovane, un edema polmonare è raramente provocato da una morte cardiaca. Il che però non può essere escluso se non dagli esami tossicologici”.

Nel frattempo, la Polizia cantonale ha interrogato i famigliari della vittima e il fidanzato con cui N.A. aveva una relazione da alcuni mesi. Quest'ultimo, che abita nel Mendrisiotto, è stato definito dai vicini "una persona per bene". Erano una bella coppia, hanno detto.

emmebi
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