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Cronaca
14.05.2018 - 14:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Lo psicologo Mirko Steiner sulla strage sventata alla Commercio di Bellinzona: "Studenti e docenti possono essere colpiti da ansia e depressione. Le immagini postate sui social erano un campanello d'allarme!"

"Sarà la perizia psichiatrica a chiarire se il 19enne soffre di disturbi mentali. Il fatto che fosse un allievo modello non esclude la possibilità di qualche problema. Una persona dotata di grande intelligenza con gravi disturbi della personalità potrebbe essere più pericolosa di un altro che invece a scuola fatica a raggiungere la sufficienza"

LUGANO – Paura, sgomento e incredulità. Queste le sensazioni predominanti tra i banchi della Scuola Cantonale di Commercio a Bellinzona, dove un 19enne avrebbe dovuto compiere una strage domani, martedì 15 maggio, durante la prima giornate d’esame per le terze.

L'inchiesta degli inquirenti ha portato alla luce nuovi agghiaccianti elementi. Il giovane avrebbe avuto degli obiettivi mirati, tra compagni e docenti. Ed è questo uno degli aspetti che più terrorizza alunni e insegnanti.

"La paura – dichiara a Liberatv lo psicologo e psicoterapeuta Mirko Steiner – è reale e ha ragione di esistere. Il pensiero che qualcuno possa averti messo, a tua insaputa, in una lista di persone da uccidere in una potenziale strage è raccapricciante. La rete alunni-docenti-polizia, fortunatamente, ha funzionato benissimo. L’unica soluzione possibile, infatti, era quella di intervenire immediatamente".

Il direttore di Villa Argentina spiega quali ripercussioni comporta la faccenda. "Oltre alla paura di tornare a scuola, i ragazzi possono essere colpiti da insonnia, ansia e aspetti depressivi reattivi. Il fatto di parlare tra di loro e accertarsi che non sono soli in questa situazione può, però, avere alcuni vantaggi.

"Il gruppo di sostegno – continua lo psicologo– creato per studenti e docenti ha un compito importantissimo. Dovrà, infatti, rispondere alle loro domande cercando di contenere l'ansia e il terrore che provano".

"Sarà la perizia psichiatrica – dice Steiner – a chiarire se il 19enne soffre di disturbi mentali. Il fatto che fosse un allievo modello non esclude la possibilità di qualche problema. Una persona dotata di grande intelligenza con gravi disturbi della personalità potrebbe essere più pericolosa di un altro che invece a scuola fatica a raggiungere la sufficienza".

Le immagini postate sui social dal 19enne mentre imbraccia un fucile "erano un campanello d’allarme". "Generalmente – conclude Mirko Steiner –, questo tipo di attività sui social potrebbero annunciare un fatto di sangue. Le persone disturbate intendono uscire dall'anonimato: può sembrare strano, ma molte volte è così. Il loro piano, spesso, è quello di attirare l'attenzione anche come una sorta di richiesta d'aiuto per far sventare i piani e farsi arrestare".

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