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Cronaca
23.06.2018 - 11:030

Torna il Festival di Yulin, il massacro di cani e gatti cucinati vivi. Dalla Sudcorea primi passi avanti verso il divieto di consumo di carne canina

La sentenza criticata da un rappresentante di un'associazione degli allevamenti di cani: "È vergognoso. Bovini, maiali, polli e anatre sono allevati per essere cucinati. Perché i cani no?"

YULIN – In Cina, l'arrivo del solstizio d’estate combacia con il Festival di Yulin, una manifestazione non ufficiale nata nel 2009 durante la quale migliaia di cani e gatti vengono catturati, uccisi e macellati per poi finire nel piatto di residenti, ma anche numerosi turisti e curiosi.

Ma non è tutto. Perché l'aspetto più atroce della barbara manifestazione è che i poveri quattrozampe vengono torturati e uccisi quando ancora in vita. Il tutto davanti agli occhi degli altri animali in attesa dello stesso destino...

Nonostante le proteste dell'opinione pubblica internazionale, anche quest'anno il Festival di Yulin torna puntuale per le strade e nei locali della città nella Regione Autonoma di Guangxi Zhuang.

Negli ultimi anni sono state raccolte e inviate al governo cinese milioni di firme per fermare la  manifestazione, mentre organizzatori internazionali si impegnano per salvare più animali possibili acquistando interi carichi diretti ai mercati. Una sfida difficile se non supportata adeguatamente dalle autorità governative.

Le prime buone notizie giungono dalla Sudcorea, dove un tribunale locale ha dichiarato illegale l'uccisione dei cani a uso alimentare. Si tratta di un enorme passo avanti per mettere fuori legge la carne canina che da anni è parte integrante della dieta sudcoreana con circa un milione di cani uccisi e poi mangiati annualmente.

La sentenza è arrivata grazie al ricorso inoltrato dal gruppo animalista "Care" contro un allevatore di cani di Bucheon, accusato di "uccidere animali senza una ragione propria e di aver violato le regole d’igiene". L'allevatore è stato multato con una multa di tre milioni di won (pari a circa 2600 franchi).

"Per la prima volta – dice l'avvocato di Care Kim Kyung-eun – è stato stabilito che che uccidere cani per la carne è illegale. Si tratta di una sentenza significativa che potrebbe aiutare a contrastare il Festival di Yunin".

"È vergognoso – critica il rappresentante di un'associazione degli allevamenti di cani –. Non possiamo accettare l'idea che uccidere i cani per il consumo di carne equivalga a uccidere animali per capriccio. I cani per il cibo e i cani come animali d'affezione devono essere separati. Bovini, maiali, polli e anatre sono allevati per essere cucinati. Perché i cani no?".

L'altro ieri anche il cantante Tiziano Ferro si è unito al coro per fermare il massacro di cani e gatti al Festival. "Ogni anno, solo durante la manifestazione, vengono uccisi e massacrati più di 10’000 cani e 3’000 persone muoiono di rabbia a causa delle scarse condizioni igieniche. Fermiamo queste barbarie!".
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