Il giornalista italiano a La Zanzara: "Da anni aspettiamo il coming out di un calciatore, ma dopo i Mondiali ci sarà un’esplosione di coming out di intere squadre femminili"
FRANCIA – I riflettori del calcio mondiale sono in questi giorni puntati sul calcio femminile. Le migliori Nazionali del mondo si stanno, infatti, sfidando in Francia per i Mondiali. “Sono stato uno dei primi a sostenere il calcio femminile. L’ho difeso dai dirigenti federali che lo attaccavano dicendo che il calcio non era per le donne”. Si è espresso così Alessandro Cecchi Paone a La Zanzare su Radio 24.
E ancora: “Ci sono molte più donne lesbiche nel calcio femminile che gay in quello maschile. Da anni aspettiamo il coming out di un calciatore, ma dopo i Mondiali femminili ci sarà un’esplosione di coming out di intere squadre femminili”.
Cecchi Paone precisa: “Ovviamente non lo dico in senso negativo. Le ho sempre protette. Sono lesbiche perché c’è una componente maschile in alcune donne che trova sbocco in ambiti che una volta erano solo maschili”.
I conduttori Giuseppe Cruciani e Davide Parenzo hanno chiesto al giornalista “perché non lo dicono?”. “Perché – risponde – in un modo maschilista hanno un problema in più rispetto all’uomo gay. Nel calcio femminile c’è una notevole rappresentanza e ci sono dei settori dove l’orientamento sessuale ha il suo peso”.
“Leonardo da Vinci se non era gay – conclude – non faceva quello che ha fatto. Aveva un tratto e una sensibilità, i modelli erano i suoi compagni o fidanzati. E Michelangelo se non fosse stato gay non avrebbe mai fatto in quel modo la Cappella Sistina”.
Le dichiarazioni di Paone hanno fatto parecchio discutere in Italia e non sono state esenti da critiche. "Solo perché sono lesbiche – si legge sul web –, vuol dire che non sono brave?", "Ma perché bisogna puntualizzare il loro orientamento sessuale? E non ammettere che sono semplicemente brave a giocare", chiede un altro.