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Cronaca
01.10.2019 - 09:080
Aggiornamento: 02.10.2019 - 08:43

'Striscia' racconta i ticinesi che fuggono in Italia: "Hanno pure il formaggio coi buchi. Non hanno più i soldi per comprarlo intero"

Il consigliere comunale di Lugano Giovanni Albertini: “Dal 2011 ad oggi sono più che raddoppiate le persone che hanno deciso di trasferirsi in Italia"

LUGANO - Non il Tapiro d’Oro a Paolo Maldini per il Milan da piangere. Anche il Tapiro ai ticinesi! “Striscia la Notizia” (guarda il video) ieri sera ha intervistato alcuni nostri compaesani che per riuscire a campare in modo dignitoso si sono trasferiti in Italia, perché da questa parte del confine tra tasse & balzelli, premi di cassa malati, mungiture varie, dumping salariale, lavori ballerini, radar, multe, rapine commerciali, e chi più ne ha più ne metta, non ce la fanno proprio più.

 

“Guardate, hanno pure il formaggio coi buchi. Non hanno i soldi per comprarlo intero”… Una battuta, quella della conduttrice di ‘Striscia’, Rajae Bezzaz, che purtroppo fotografa una realtà in crescita. Una realtà che dovrebbe preoccupare la politica, e le istituzioni in generale, ad ogni livello.

 

Il numero dei frontalieri all’incontrario, o dei migranti economici, che vanno a stare oltre confine aumenta a vista d’occhio: “È troppo caro tutto e la vita è diventata insopportabile”, hanno detto Lisa e Francesco, trasferitisi a Masciago Primo, in provincia di Varese, perché tartassati da affitto, cassa malati e spese varie.

Alessandra, trasferitasi a Bisuschio, sempre nel Varesotto, ha aggiunto: “L’Italia ci piace e ci conviene”.

 

‘Striscia’ ha intervistato anche il consigliere comunale del PPD di Lugano Giovanni Albertini. “Dal 2011 ad oggi sono più che raddoppiate le persone che hanno deciso di trasferirsi in Italia – ha detto  -. Delle 3.900 persone che hanno risposto al nostro sondaggio, il 3,5% ha già fatto il passo mentre il 4% lo sta per fare. Il 65% degli intervistati ha inoltre pensato all'Italia come possibilità, mentre il 71% non riesce col salario percepito a risparmiare alla fine del mese”.

 

È vero che in Ticino una cassiera guadagna circa 3.400 euro, ha sottolineato l’inviata, “ma poi si trova a pagare un caffé 4 euro, manco fossimo in Via della Spiga a Milano. Come fa a tirare avanti?”. E ha ragione!

 

 

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