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Cronaca
11.06.2020 - 12:040
Aggiornamento: 23:12

La polemica dei moretti. Per Migros sono razzisti, Quadri e Marchesi attaccano: "Non c'è limite all'idiozia"

Il consigliere nazionale leghista: "Il prossimo passo è mettere al bando il Negroni?". Marchesi: "Allora basta al vino bianco, al cioccolato nero e al tartufo bianco"

SVIZZERA – Sta facendo parecchio discutere la scelta della Migros di togliere da subito i ‘moretti’ (Mohrenköpfe in tedesco) dai suoi scaffali in sostegno alle proteste anti-razzismo.

“L’attuale dibattito in corso – precisa la Migros su Twitter – ci ha spinti a rivalutare la situazione e abbiamo deciso di togliere il prodotto dal nostro assortimento”. Già tre anni fa, una petizione chiedeva di cambiare nome a uno dei dolci più apprezzati sia in Svizzera che all’estero.

Dura la presa di posizione del Consigliere Nazionale leghista Lorenzo Quadri che su Facebook attacca. “M come Mentecatti? Non c’è limite all’idiozia di certi dirigenti. Sicché, secondo gli scienziati della Migros, dovremmo rinunciare ad un dolce “tradizionale“ perché sarebbe... razzista? Questa iniziativa cretina merita un bel boicottaggio in massa della Migros da parte dei clienti svizzeri, accusati di essere razzisti perché mangiano i moretti. Così magari qualche addetto al marketing ci pensa due volte prima di correre stoltamente dietro ad ogni paturnia ipocrita dei moralisti a senso unico. Che alla Migros si preoccupassero di assumere svizzeri, altro che mettere al bando i moretti".

E ancora: "E se qualcuno si sente offeso dai moretti, è il caso che si faccia vedere da uno bravo. Il prossimo passo sarà mettere al bando il Negroni? A proposito, e come la mettiamo con la Villa Negroni a Vezia? Mandiamo le ruspe? La ridenominiamo Villa Abbronzatoni?”.

Pungente e ironico anche il commento del Consigliere nazionale UDC Piero Marchesi: “ Complimenti alla Migros per questa giusta e molto, molto intelligente scelta. Basta Mohrenkopf, ....ma basta anche al Nero di seppia, al Nero d’Avola, al Negroni, al vino bianco, alla farina bianca, all’amaro Montenegro, al Pata Negra, alle ciliegie nere, al cioccolato nero e pure a quello bianco, alla mozzarella nera, all’aglio nero, al pane bianco e soprattutto quello nero, ai peperoni neri, al riso venere, all’uovo centenario (che di fatto è nero), alla pizza al carbone che è di colore nero, ai fagioli neri, al tartufo bianco e nero, all’arancino nero e alla torta Foresta nera. Basta! Chi utilizza ancora questi termini brutti-brutti e razzisti, deve come minimo essere messo su una Black list”.

Anche Alain Bühler ha detto la sua, andando oltre: come si dovrà chiamare, per esempio, una squadra bianconera come il Lugano? "Quindi? Cosa dovremmo essere ora? "Uniti, fieri... Colore 1 e colore 2"? Al di là dell'ironia che ci vien da fare su questo argomento, un quesito mi resta in mente: Chi ha un serio problema? Chi vede del razzismo in un dolcetto, o chi non se ne è mai reso conto e mai gli sarebbe saltato in mente di vederci della discriminazione dietro a un prodotto alimentare?", si chiede. "I prossimi che devono cambiare nome o verranno cancellati dal mercato sono: Amaro Montenegro, Negroni Salumi, il cocktail Negroni, Schwarzkopf, Omino bianco. Anche le vie dovranno cambiare. Una "Via Moretto" non è più accettabile. Anche il Montenegro dovrà fare la sua parte e cambiare il nome dello Stato. Da Montegro consiglierei Monteneutro oppure Montearcobaleno. Bando al sarcasmo, un conto è manifestare contro il razzismo un altro è farsi prendere dall'isteria e colpire anche ciò che non ha nulla a che vedere con il razzismo. La seconda eventualità è quella che ormai va di moda...". E intanto ha ammesso di aver comprato.... i moretti!

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