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Cronaca
14.07.2020 - 08:210
Aggiornamento: 09:03

Traffico e polemiche in Valle Verzasca: "La ricetta post-Covid non è l'autolesionismo"

Il Gruppo Verzasca 2020 replica al sindaco di Brione, che vorrebbe limitare gli afflussi: "La Valle deve rimanere accessibile a tutti"

LAVERTEZZO – In Valle Verzasca continuano le lamentele legate ai problemi di traffico. L’altro ieri, per esempio, la lunga colonna di auto partiva dalla Diga della Verzasca e arrivava fino a Gordola. “Ogni weekend – dice un residente a Tio – è la stessa storia”. Malessere condiviso anche dal sindaco di Brione Verzasca Fabrizio Bacciarini. “La gente – dichiara al portale – si lamenta a giusta ragione. L’aumento del turismo interno ha visto crescere molto gli afflussi”. Il sindaco non esclude l’introduzione di alcune misure per contrastare il fenomeno. “Non possiamo chiudere gli argini del fiume come hanno fatto a Lugano, ma forse potremmo mettere un limite degli ingressi”.

La presa di posizione di Bacciarini ha però fatto storcere il naso a Igor Canepa e Jonathan Scolari, coordinatori del Gruppo Verzasca 2020. “Gestione del traffico turistico stagionale? Problema identificato! Problema risolto? No. E sicuramente non lo si risolve con articoli autolesionistici e limitanti come quello apparso il 12 luglio su un portale”, spiegano i due.

“La Valle – continuano – è e deve rimanere accessibile a tutti. Ovviamente il traffico veicolare così come si è sviluppato, quantunque fosse ampiamente prevedibile, non è gestito (per niente) in modo ottimale, creando scontento sia tra i residenti sia tra i visitatori. Qualche settimana fa, per la precisione il 9 Giugno, il Gruppo Verzasca 2020 ha scritto all’associazione dei comuni della Valle Verzasca enumerando alcune proposte da attuare con urgenza per evitare l’insorgere (di nuovo) di una situazione insostenibile a livello di traffico. A tutt’oggi non è arrivata una risposta ufficiale e non è dato a sapere se le proposte inoltrate sono state perlomeno discusse e eventualmente analizzate. Tantomeno vi è la possibilità di comprendere se ve ne erano allo studio di simili, che eventualmente sono state mandate in letargo nei meandri comunali e cantonali, dove ahinoi le priorità sembrano essere altre”.

Canepa e Scolari chiedono quindi “che perlomeno un sistema park & ride al piano nei pressi delle uscite della A13 e coinvolgendo gli operatori locali dei servizi di trasporto per la messa a disposizione di bus navetta venga attuato con rapidità (anche solo in modalità provvisoria per questa stagione e che permetta la raccolta di dati), e senza burocrazia, rispettivamente senza le barriere green-ideologiche sui generatori di traffico che stanno vertendo l’effetto esattamente opposto a quello che si vorrebbe ottenere. La valle deve vivere per i residenti e il sentito ringraziamento va a chi decide di spendere i propri soldi in questo territorio. Si sfida chiunque a trovare un qualsiasi operatore turistico della valle scontento degli affari che sta facendo in questi giorni. Vero è che gli affari potrebbero essere ancora molti di più e lungimiranti con il traffico gestito correttamente. Il letargo è terminato, la colazione è fatta, ora il motto deve essere uno solo: al lavoro per gestire il problema al più presto”.

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