CRONACA
Troppi droni sulla diga della Verzasca. L'allarme dell'Ufficio federale dell'aviazione
Da qualche settimana la nuova attrazione è lo svuotamento del lago artificiale. Si richiano conflitti e pericoli con gli elicotteri
TiPress7Alessandro Crinari

Comunicato dell'Ufficio federale dell'aviazione civile

Che la valle Verzasca sia una destinazione molto apprezzata dai turisti non è una novità. Da qualche settimana la nuova attrazione è lo svuotamento del lago artificiale della diga che, complici le giornate di sole, induce diverse centinaia di curiosi a visitare la valle in cerca delle tracce che riaffiorano dal passato. Alcuni dei curiosi che colgono l’occasione per far volare il proprio drone e effettuare delle riprese, sembrano però aver dimenticato le regole che la legge impone ai piloti di drone, e si rendono così perseguibili e sanzionabili. Ma soprattutto, rischiano di crearsi dei conflitti e dei pericoli potenzialmente gravi con gli elicotteri delle compagnie attive nella regione; anche perché la diga è utilizzata come punto di riferimento per la navigazione verso le aree d’atterraggio di Selvatica, Vogorno e Mergoscia come anche verso i Monti Motti o i Monti di Lego. Senza contare gli interventi di salvataggio con elicottero, che possono avvenire in qualsiasi momento come accaduto nei giorni scorsi per una missione all’interno dell’invaso vuoto proprio ai piedi della diga.

 

In passato, nei pressi della diga si è già verificato un impatto fra un drone e un elicottero, ma il rischio che una nuova collisione abbia esiti molto più seri non è da escludere. Per evitare che l’uso di droni si tramuti in messa in pericolo per gli altri, vogliamo ricordare ai piloti di drone alcune loro responsabilità:

• La diga si trova nel raggio di 5km dall’aerodromo cantonale di Locarno, in cui i droni con peso superiore a 500g non possono volare se non autorizzati da Skyguide. A monte della diga, quest’area copre anche una buona porzione del lago artificiale.

 

• Indipendentemente dal suo peso, il drone dev’essere mantenuto sotto costante contatto visivo dal pilota, che deve inoltre applicare il principio “see and avoid” garantendo una distanza adeguata dagli altri velivoli (che non possono vedere il drone) o facendo posare il proprio apparecchio se necessario.

• I droni devono volare ad almeno 100m di distanza dagli assembramenti di persone.

• Considerata la morfologia della valle (molto stretta), la ricezione del segnale GPS si può rivelare problematica: la perdita del segnale può così portare a un “Flyaway” del drone che si allontana autonomamente.

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