CRONACA
Cevio dichiara specie protetta l'allevamento tradizionale
Il Municipio esprime "piena solidarietà al settore agricolo" e si appella alle autorità competenti: "Abbandonate la politica attendista"
TIPRESS

CEVIO – Il Municipio di Cevio vuole salvare l’allevamento tradizionale. E lo vuole fare tramite una serie di idee, accorgimenti e proposte esprimendo “solidarietà al settore agricolo” e dichiarando specie protetta l’allevamento tradizionale.

“Preso atto con grande preoccupazione degli ultimi avvenimenti nella nostra regione riferiti alla presenza del lupo ed essendo doveroso manifestare pubblicamente il nostro senso d’impotenza e il nostro smarrimento, come pure piena solidarietà al settore agricolo duramente colpito da questa piaga”, esordisce con una nota il Municipio di Cevio.

“Considerata la fondamentale importanza per il nostro Comune, anche in termini di qualità di vita, della presenza dell’allevamento tradizionale caprino e ovino per la cura del territorio, per la produzione agroalimentare di esclusivi prodotti tipici nostrani, per l’economia locale anche in relazione al settore del turismo e, in generale, per fattori storici e culturali”.

Le decisioni:

1) il Municipio di Cevio manifesta pubblica e piena solidarietà al settore agricolo, che svolge un importante servizio comunitario, confrontato con un grave problema che, incomprensibilmente, non viene riconosciuto come tale e con la dovuta volontà e determinazione di risolverlo urgentemente;

2) l’allevamento tradizionale locale, in grave rischio d’estinzione, è simbolicamente dichiarato “specie protetta” da tutelare, invitando i rappresentanti della “Convenzione di Berna” e tutti gli enti ambientalisti e animalisti ad impegnarsi seriamente anche per la sopravvivenza di questa “specie”;

3) è fatto appello alle competenti Autorità federali e cantonali di abbandonare la politica attendista finora condotta in materia, fino a giungere a sottovalutare il problema, per trovare urgentemente e responsabilmente soluzioni pratiche ed efficaci all’emergenza lupo, calandosi nei panni di chi vive giornalmente questa realtà e chiede giustamente garanzie e interventi concreti, non burocrazia;

4) se possono essere sviluppati accorgimenti tecnologici, di semplice applicazione, in grado di efficacemente contribuire a risolvere il problema, si chiede a chi di competenza e alle cerchie interessate di prontamente stanziare fondi e attribuire mandati di ricerca per giungere al più presto a provvedimenti attuabili, nell’interesse di tutte le parti coinvolte.

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