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Cronaca
21.04.2023 - 11:510

Il vademecum del DT per ridurre i consumi d'acqua

La campagna di sensibilizzazione a un uso parsimonioso dell'acqua: "Attualmente sarebbero necessari dai 30 ai 35 giorni di pioggia per colmare il deficit di precipitazioni"

BELLINZONA – Il Dipartimento del territorio (DT) comunica che, nell’imminenza della Giornata mondiale della Terra (22 aprile 2023), ha pubblicato un vademecum volto a valorizzare la risorsa acqua in ambito domestico, il cui scopo è quello di sensibilizzare la popolazione ad un uso parsimonioso dell’acqua, soprattutto in periodi di siccità.

Tra il 1. dicembre 2022 e metà febbraio 2023, a sud delle Alpi si sono verificate soltanto dal 40 al 50% delle normali precipitazioni. Secondo MeteoSvizzera, già il 2022 si è rivelato uno dei più secchi nella Svizzera meridionale dall'inizio delle misurazioni. Attualmente sarebbero necessari dai 30 ai 35 giorni di pioggia per colmare il deficit di precipitazioni.  

Inoltre, in Ticino anche il livello delle acque sotterranee rimane preoccupante; nel 2022 erano già stati registrati valori minimi assoluti della falda, oltre che valori massimi della temperatura della stessa.

Anche l’approvvigionamento in acqua risente dei cambiamenti climatici. In quest’ambito il Cantone Ticino è però stato un precursore a livello nazionale, varando nel 1994 la Legge sull’approvvigionamento idrico (LApprI). Si tratta di una disposizione che promuove gli scambi idrici su scala sovracomunale e che, grazie allo strumento del Piano Cantonale di Approvvigionamento Idrico (PCAI), consente un adattamento progressivo ai mutati regimi idrici. Questa messa in rete degli acquedotti comunali è la miglior risposta a situazioni di carenza idrica e i vantaggi di questo sistema sono principalmente la diversificazione delle fonti e la creazione di un sistema di ridondanza in caso di carenza idrica. Allo stato attuale, dei 30 PCAI istituiti sul territorio cantonale, 25 sono stati adottati e in fase di attuazione, mentre 5 sono stati presentati ai Comuni. Infine, 1 di essi è in fase di studio.

Quest’anno oltre una quindicina di Comuni che si trovano in difficoltà nella distribuzione dell'acqua potabile, hanno già emanato l’invito ai cittadini a un utilizzo maggiormente oculato della stessa o, nei casi più estremi, dei divieti d’uso per scopi non essenziali (ad esempio il lavaggio di piazzali, il riempimento di piscine e l’irrigazione di giardini).
Nondimeno, Cantone e Comuni operano in maniera coordinata, alfine d’individuare soluzioni atte a far fronte a tale problematica, a beneficio delle economie domestiche, del settore primario, delle industrie e della natura.

In questo ambito, l’Ufficio della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico (UPAAI) sta allestendo in collaborazione con altri Cantoni e con l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del paese (UFAE), un aiuto all’esecuzione per l’attuazione dell’Ordinanza sulla garanzia dell’approvvigionamento di acqua potabile in situazioni di grave penuria. Per quanto concerne il settore agricolo, l’Amministrazione cantonale ha recentemente istituito un Gruppo di lavoro chiamato a monitorare attivamente la situazione della siccità e a coordinare misure di emergenza.

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