LUGANO. La quinta edizione di Endorfine si è chiusa ieri. Un’edizione che ha segnato il primo importante traguardo in termini di progetto, spiegano gli organizzatori in una nota stampa.
"Questo per noi è stato l’anno del primo vero bilancio in termini progettuali – afferma la Direttrice Roberta Nicolò – dopo 5 anni si ha modo di tastare il polso della situazione e capire se gli obiettivi che ci eravamo prefissati in partenza si sono raggiunti. Siamo partiti da zero, armati di tanta buona volontà, inesauribile entusiasmo e passione, oggi posso affermare, senza alcun dubbio, che il nostro impegno a dato i suoi frutti. Gli obiettivi non sono solo stati raggiunti ma nettamente superati".
L’affluenza di pubblico è in costante crescita e questa edizione segna un più 30% raggiungendo quota 3000 spettatori sull’arco delle tre giornate, provenienti da tutto il Cantone e dalla Lombardia.
“Il consolidamento e la crescita sono un fatto – prosegue Nicolò – abbiamo costruito un rapporto diretto e di fiducia con la nostra platea, che torna di edizione in edizione e che è sempre interessata e partecipe. È bello ritrovare ogni anno volti e sorrisi amici e teniamo a ringraziare di cuore il nostro affezionato pubblico. Chi si avvicenda sul palco trova nella città un’accoglienza che lascia il segno e riporta a casa un bel ricordo delle giornate passate a Lugano. Ci siamo radicati nella città di Lugano e grazie al suo sostegno abbiamo trovato una casa dove poter sognare e crescere. Un altro punto indispensabile e fondamentale è la fiducia dimostrataci dai nostri preziosi partner, primi tra tutti BancaStato, senza il loro supporto non ci saremmo mai potuti sviluppare e non potremmo immaginare il futuro. Da domani si inizierà a lavorare sodo per costruire i prossimi anni di Endorfine Festival, orientandoci come sempre a garantire a la massima qualità dell’accoglienza e il nostro immancabile impegno".
Nelle foto, realizzate dall'agenzia Ti Press, gli autori protagonisti della quinta edizione di Endorfine durante le loro conferenze a Lugano: Antonio Scurati, Elena Kostyuchenko, Mohamedou Slahi (Premio Borradori 2023), Patricia Urquiola, Nino Frassica, Maurizio De Lucia, Giuseppe Cruciani e Cecilia Sala