CRONACA
Il foie gras va vietato in Svizzera? Tre domande a Dany Stauffacher
Il gastronomo: "Questa iniziativa mi ricorda la legge che impedisce di cucinare da vive le aragoste"
TiPress/Massimo Piccoli
POLITICA E POTERE

Il foie gras va vietato in Svizzera? Partecipa al sondaggio

21 NOVEMBRE 2024
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Il popolo svizzero dovrà esprimersi sulla proposta di vietare l’importazione di foie gras, sia per le aziende sia per i privati. In sostanza, se l’iniziativa popolare verrà approvata, non si potrà più consumare fegato d’anatra e d’oca sulle tavole e nei ristoranti del nostro Paese. Dany Stauffacher, lei da gastronomo di grande esperienza, è favorevole o contrario al divieto, e perché?
"Sono sicuramente contrario. Primo perché non amo i divieti. Secondo perché il foie gras è un importante ingrediente della cucina internazionale. Questa iniziativa mi ricorda la legge che impedisce di cucinare da vive le aragoste: semplicemente ridicola, dal momento che non puoi controllarne l’efficacia".

La produzione di questa specialità passa da una pratica crudele verso gli animali. È ancora tollerabile, nel 2024, torturare oche e anatre per soddisfare un piacere gastronomico?
"Parlare di torture non corrisponde sempre agli attuali sistemi di allevamento e al riguardo, per quello che so, in Francia i controlli sono severi e ci sono diversi produttori che utilizzano sistemi alternativi all’alimentazione forzata".

I romandi sono sul piede di guerra perché temono che la maggioranza germanofona imponga il divieto. C’è dunque in atto anche una battaglia “culturale”. Secondo lei da che parte staranno i ticinesi? E il foie gras rischia, comunque, di scomparire dai menu dei ristoranti?
"Credo che per far votare una legge così drastica manchi totalmente un’informazione chiara ed equidistante sulle condizioni generali della questione, e il mio timore è che sarà semplicemente un voto di pancia. E sui ticinesi, difficile dirlo… Potremo stare dove vogliamo ma siamo in ogni caso troppo pochi per influenzare l’esito del voto".

 

 

 

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