Il Municipio di Bellinzona: "I tre collaboratori hanno dovuto affrontare pesanti attacchi e contestazioni, anche sul piano politico"
BELLINZONA – Con una sentenza pronunciata il 9 maggio e comunicata oggi, la Corte di appello e di revisione penale ha prosciolto da ogni imputazione i tre collaboratori della Casa anziani di Sementina coinvolti in un procedimento legato ai decessi avvenuti durante la prima fase della pandemia da Covid-19. Tra loro figurano anche la direttrice sanitaria della struttura e il direttore del Settore anziani della Città.
Le accuse, già ampiamente ridimensionate dal giudice di primo grado, sono ora definitivamente cadute. La Corte ha inoltre riconosciuto a ciascuno degli imputati un’indennità pari a circa 61'500 franchi, ponendo a carico dello Stato tutte le spese e tasse di giustizia.
Il Municipio di Bellinzona ha accolto con favore l’esito del procedimento, ribadendo la piena fiducia già espressa nei confronti dei propri collaboratori e, in particolare, della direzione amministrativa e sanitaria delle case per anziani. In una nota, l’esecutivo cittadino ha colto l’occasione per esprimere nuovamente la propria vicinanza e solidarietà alle persone colpite dalla pandemia e ai loro familiari.
«Desideriamo rinnovare la nostra riconoscenza a tutto il personale delle strutture per anziani per il lavoro straordinario svolto nei difficili mesi dell’emergenza sanitaria», scrive il Municipio. I tre collaboratori prosciolti – si legge ancora nella nota – hanno dovuto affrontare pesanti attacchi e contestazioni, anche sul piano politico. Ciononostante, hanno proseguito nel loro lavoro con dedizione e professionalità, continuando a offrire un contributo fondamentale nella cura e nell’accompagnamento degli ospiti delle strutture comunali.