8.848 metri in bicicletta per trasformare la fatica in speranza. Il ricavato della sfida estrema andrà a Soccorso d'inverno Ticino
LUGANO - Il 3 e 4 agosto 2025, il Monte Brè diventa il teatro di un’impresa sportiva e sociale: Samuele Filippi, sportivo ticinese d’adozione, affronta per la seconda volta la sfida dell’Everesting in bicicletta. Percorrerà per 18 volte la salita che da Cassarate porta alla vetta del Brè, fino a raggiungere 8.848 metri di dislivello positivo, pari all’altezza simbolica del Monte Everest.
Il giorno scelto? Il suo compleanno: rinascita, solidarietà, dono, fatica e resilienza sono i valori che Samuele vuole rappresentare nel suo giorno di nascita.
Questa sfida non è solo un test estremo di resistenza fisica e mentale: è un gesto concreto di solidarietà. Tutto l’evento è infatti dedicato alla raccolta fondi per Soccorso d’Inverno Ticino, associazione che sostiene persone e famiglie in difficoltà sul territorio.
Con il patrocinio della Città di Lugano e il supporto di Radio Morcote International come media partner, ma anche di numerosi sponsor che hanno creduto nel progetto, l’Everesting sul Brè diventa un evento collettivo fatto di sport, impegno sociale e amore per il territorio.
“Ci sono momenti in cui le gambe non bastano. Vai avanti con la testa. Ma se resisti davvero, è solo grazie al cuore”, afferma Samuele Filippi
Chi è Samuele Filippi
Samuele Filippi è un fotografo professionista, ma a livello sportivo nasce sul parquet: ha giocato a basket nella SAV Vacallo, arrivando in Lega A. Poi la svolta: la passione per l’aria aperta e lo spirito di avventura lo avvicinano al mondo della mountain bike. Gare internazionali, discese estreme, buoni risultati… ma anche infortuni. Dopo un’importante operazione alla spalla, decide di rimettersi in gioco, scegliendo una disciplina più “lenta” ma più profonda: l’ultracycling. Un mondo fatto di lunghe distanze, riflessione, solitudine, forza mentale e introspezione. La salita, inizialmente il suo tallone d’Achille, è diventata la sua nuova sfida. “All’inizio cercavo la velocità. Ora cerco la profondità. Ogni pedalata è un’occasione per conoscermi meglio. La salita, che un tempo evitavo, è diventata la mia sfida interiore”, dice l’atleta.
Perché il Monte Brè
Il Monte Brè non è scelto a caso. È casa. È allenamento. È paesaggio. È simbolo. E affrontarlo di nuovo, nel giorno del suo compleanno, diventa una metafora perfetta di rinascita. Una salita “di casa”, nota per la sua bellezza ma anche per la sua durezza. Conosce ogni curva, ogni tratto critico, ogni metro. E ogni metro ha un valore: simbolico, umano, territoriale.
L’Eversting è un percorso di sport, resilienza e natura, una sfida ciclistica riconosciuta a livello mondiale ed una delle prove più affascinanti dell’ultracycling. L’idea è semplice quanto estrema: scegliere una salita e ripeterla fino a raggiungere i 8.848 metri di dislivello positivo, cioè l’altitudine del Monte Everest.
Non ci sono limiti di tempo, ma nessuna pausa prolungata è concessa. È una prova di resistenza, determinazione e controllo mentale.
Una sfida che parla a tutti
L’Everesting di Samuele inizierà nel tardo pomeriggio di domenica 3 agosto e si concluderà con le prime luci dell’alba del giorno successivo. Nessun cronometro. Nessun premio. Solo un invito: sostenere chi è in salita nella vita di tutti i giorni.
Tante realtà ticinesi sostengono l’iniziativa in qualità di partner e sponsor, contribuendo alla raccolta fondi per Soccorso d’Inverno Ticino. Ogni metro scalato da Samuele diventa un gesto concreto di vicinanza e speranza.
Dalla vetta del Brè alla Trans America
Ma Samuele non si ferma. Il prossimo obiettivo è ancora più ambizioso: partecipare alla leggendaria Trans America Bike Race nel 2026, oltre 7.000 chilometri da costa a costa degli Stati Uniti, in totale autonomia.