Condanne sospese, prestazioni personali e ammonizioni per i ragazzi coinvolti nelle aggressioni tra gennaio e maggio 2024
LUGANO – Si è conclusa l’inchiesta della Magistratura dei minorenni legata all’operazione di polizia che, nell’ottobre 2024, aveva portato al fermo di diversi giovani domiciliati nel Luganese accusati di aver organizzato vere e proprie “spedizioni punitive” ai danni di presunti pedofili.
In una nota diffusa oggi, la Magistratura dei minorenni comunica che gli accertamenti penali si sono chiusi dopo mesi di indagini e audizioni. Complessivamente, l’inchiesta ha riguardato una trentina di ragazzi, molti dei quali nel frattempo hanno raggiunto la maggiore età.
I verbali conclusivi si sono tenuti tra la fine di luglio e l’inizio di ottobre di quest’anno. Le decisioni assunte tengono conto della situazione personale di ciascun imputato, del grado di coinvolgimento e del ruolo ricoperto nei fatti. Le sanzioni spaziano da condanne penali con pene detentive sospese condizionalmente a prestazioni personali obbligatorie, passando per multe e ammonizioni nei casi ritenuti di minore gravità. In un caso, è stata disposta anche una misura protettiva.
Gli episodi si erano verificati tra gennaio e metà maggio 2024, principalmente nel Luganese, e avevano destato forte preoccupazione pubblica per la dinamica organizzata e violenta delle aggressioni. Le ipotesi di reato formulate – a vario titolo – comprendono ripetuta aggressione (tentata e consumata), estorsione, lesioni semplici e aggravate, ripetuta coazione (tentata e consumata), sequestro di persona e rapimento.
Con la chiusura del procedimento, la Magistratura dei minorenni sottolinea la complessità del caso, che ha richiesto una valutazione approfondita non solo degli atti commessi ma anche delle motivazioni e del contesto sociale e relazionale in cui i giovani hanno agito. Le autorità giudiziarie ribadiscono infine che la giustizia minorile mira non solo alla sanzione, ma anche al recupero e alla responsabilizzazione dei ragazzi coinvolti.