A comunicarlo è la Curia vescovile, che in una nota informa come “l’amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, vescovo Alain de Raemy, ha preso atto dell’accordo consensuale di scioglimento del contratto di lavoro..."

LUGANO/ASCONA - Nominato in aprile ed entrato in carica il 1° luglio, è già in partenza. Il rettore del Collegio Papio di Ascona, Adrian Pablé, lascerà infatti il suo incarico alla fine dell’anno.
A comunicarlo è la Curia vescovile, che in una nota informa come “l’amministratore apostolico della Diocesi di Lugano, vescovo Alain de Raemy, ha preso atto dell’accordo consensuale di scioglimento del contratto di lavoro del rettore del Collegio Papio, Adrian Pablé, che è stato firmato tra le parti”. Per quanto attiene alla sfera della responsabilità diocesana, il vescovo, che negli ultimi mesi è stato regolarmente informato sulla situazione del Collegio, “conferma questa decisione”.
Monsignor de Raemy esprime la propria riconoscenza ad Adrian Pablé “per la disponibilità dimostrata in questi mesi” e ringrazia i membri del Consiglio di fondazione, i docenti e i membri della direzione “per la serietà e la dedizione con cui è stata affrontata la situazione del Collegio dopo la nomina del nuovo Consiglio di fondazione”.
Il vescovo sottolinea inoltre che l’avvicendamento alla guida del Collegio Papio “non ha incidenza sulla qualità didattica e sull’attenzione costante agli studenti e alle loro esigenze e realtà”, garantite “in uno con la direzione collegiale e con i docenti e sotto la direzione del rettore pro tempore e presidente del Consiglio di fondazione, Albino Zgraggen”, già segretario generale dell’Università della Svizzera italiana.
Adrian Pablé, nato nel 1971 a Zugo da padre di origine ungherese e madre bellinzonese, è sposato e padre di quattro figli. Laureato e dottorato all’Università di Zurigo in filologia inglese e italiana, dal settembre 2023 insegna alla Supsi. Un incarico che il Consiglio di fondazione del Collegio Papio aveva autorizzato a mantenere al 20%, con l’obiettivo di conservare un canale di comunicazione fra l’esperienza liceale del Collegio e il mondo universitario.
Il suo addio improvviso, a soli sei mesi dall'entrata in carica, segue la polemica legata alla proposta di Boas Erez per la direzione del Collegio, formulata dal Consiglio di fondazione di allora, ma che, esattamente un anno fa, non ottenne la ratifica del Vescovo.