Il deputato leghista, dopo le polemiche suscitate dal suo intervento, nel quale definiva una vittoria l’approvazione del taglio dei sussidi di cassa malati, ci scrive una precisazione
BELLINZONA - Non è passato inosservato il discorso tenuto a nome del gruppo parlamentare della Lega dal deputato Michele Guerra oggi pomeriggio in Gran Consiglio, in occasione della discussione sul preventivo.
Nel suo intervento il gran consigliere aveva definito il taglio dei sussidi di cassa malati una “vittoria” (leggi l’articolo correlato).
Le risposte piccate non si sono fatte attendere e sono arrivate per bocca di Marco Chiessa (UDC) e Pelin Kandemir Bordoli (PS).
“Il collega Guerra poi, probabilmente in trance agonistica, si dimentica quanto diceva il domenicale di riferimento: ‘Che nessuno si sogni di tagliare i sussidi di cassa malati in un momento di difficoltà della gente!’Oggi pur di servire il Triciclo si calpestano quei principi" ha affermato il capogruppo democentrista.
“Il collega Guerra dovrebbe spiegare a tutti quelli che saranno colpiti da questa misura perché è un successo colpire i più deboli" ha invece tuonato l’esponente socialista.
Michele Guerra però non ci sta e, in una nota inviata in redazione intitolata “La barca è piena”, spiega il suo pensiero.
“Come dice il Presidente dell'Ordine dei medici, c'è chi ha un reddito di 120mila franchi e percepisce sussidi. Sulla riforma dei sussidi, supportata dalla maggioranza e dal governo, non certo inventata così in cinque minuti da sprovveduti, ricordo, a chi, per mero vantaggio elettorale va contro agli interessi dei cittadini inventandosi misure di risparmio mostruose che nessuno ha visto, che in realtà non è nemmeno stata un taglio vero e proprio. È una minima misura di contenimento. contenuta e sopportabile, come l’ha definita il Presidente del Governo.
E con 150 milioni di deficit fare una manovra di risparmio limitata, nella brutta disgrazia è una vittoria proprio perché si tratta di manovre limitate. Misura che non elimina certo i sussidi, ma li calibra soltanto in un periodo di magra per lo stato.”
Il deputato leghista se la prende poi con la sinistra, rea di aver "spalancato per anni le frontiere facendo gonfiare le spese dello stato sociale."
Sempre sulla riforma dei sussidi Guerra afferma poi che il sistema ha dei problemi e va quindi riformato: “Ad esempio per fare un sistema più controllabile andrebbe preso in considerazione il reddito imponibile sulla base della imposta federale. Se fosse stato reso obbligatorio il modello del medico di famiglia ad esempio, saremmo passati da 111'156 beneficiari dei sussidi a 90'000, numero precedente all’introduzione dell’attuale sistema.”
Il deputato leghista conclude infine citando Franco Denti, Presidente dell’Ordine dei medici (non convinto però sul taglio dei sussidi, ndr, leggi articolo correlato): “È un sistema aperto e come tutti i sistemi aperti risulta incontrollabile. Infatti ci troviamo con 111'000 abitanti su 300'000 che avrebbero diritto ad un sussidio, anche minimo, di 20 franchi, per dire. Il sistema del reddito disponibile, approvato all'unanimità dal Parlamento la scorsa legislatura, ha dimostrato di non funzionare e di far esplodere la socialità in Ticino. Non è accettabile che 111'000 possano beneficiare di un sussidio, tra questi ci sono anche persone con un reddito di 110-120 mila franchi”.
red