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Politica e Potere
03.11.2014 - 21:090
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

I due bambini ecuadoregni al centro della bufera non sono tornati a scuola. I loro padri avrebbero lasciato il Ticino per evitare un divieto di entrata

Contone, il perido di soggiorno per i cittadini dello spazio Schengen stava per scadere

CONTONE - Questa mattina, alla ripresa della scuola dopo la settimana dei morti, i due bambini ecuadoregni attorno ai quali nelle scorse settimane è scoppiata una bufera politica, non si sono presentati in classe. Alle elementari e all’asilo di Contone il maschietto e la femminuccia non c’erano.

I loro genitori, o meglio i loro padri, perché in Ticino i due bimbi erano arrivati senza le madri, sarebbero partiti. Partiti probabilmente per la Spagna, dove presumibilmente sono rimaste le due donne, e dove i bambini erano già stati scolarizzati.

Durante il soggiorno in Ticino i due uomini ecuadoregni e i loro rispettivi figli hanno vissuto uno in un camper e l’altro in una baracca nella zona di Contone, all’interno di una proprietà agricola.

La decisione di tornare in Spagna non pare però avere nulla a che vedere con la polemica scatenatasi in seguito alla decisione del Municipio di Gambarogno di scolarizzare i due bambini. Polemica che ha visto inizialmente la contrapposizione tra i ministri Norman Gobbi (istituzioni) e Manuele Bertoli (scuola) e che poi si è allargata a partiti e opinione pubblica.
Il polverone è infatti partito tutto da lì, dalle diverse opinioni/interpretazioni che i due consiglieri di Stato hanno inviato al Comune, sollecitati a pronunciarsi sulla decisione di mandare a scuola i due piccoli.

I loro padri avrebbero infatti deciso di rientrare in Spagna dopo essere stati informati dall’Ufficio della migrazione che avevano esaurito o stavano per esaurire il periodo massimo di permanenza “turistica” in Svizzera previsto per i cittadini dell’area di Schengen. E che, prolungando il loro soggiorno, avrebbero rischiato un divieto di entrata nel nostro paese, cosa che chiaramente volevano evitare.

Nel frattempo, alla luce delle opinioni divergenti espresse dai dipartimenti di Bertoli e di Gobbi sulla scolarizzazione dei due bambini, il Municipio di Gambarogno ha chiesto al Consiglio di Stato di avere una presa di posizione collegiale.

emmebi

 

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