ULTIME NOTIZIE News
Politica e Potere
30.11.2014 - 09:380
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Tassazione frontalieri, Marco Bernasconi conferma: "Più spese e meno entrate. E in più continueremo a pagare i ristorni"

L'esperto fiscale commenta la proposta del Consiglio Federale: "E anche il recente aumento delle imposte deciso dal Gran Consiglio sarà difficile da mantenere"

LUGANO - Continua a far discutere e creare grande preoccupazione in Ticino la proposta del Consiglio Federale di concedere ai frontalieri la possibilità di poter scegliere se farsi tassare tramite imposta alla fonte o tassazione ordinaria. Una proposta che nel nostro Cantone porterà a un calo del gettito e un incremento importante delle spese: ai frontalieri verranno infatti concesse tutte le deduzioni di cui beneficiano i ticinesi (ad esempio il trasporto casa-lavoro o l'ipoteca sull'abitazione) e per evadere le nuove pratiche di tassazione sarà necessario assumere almeno una quindicina di persone. La RSI ha raccolto l'opinione di Marco Bernasconi. E anche l'esperto fiscale vede nubi all'orizzonte per le casse ticinesi: "Il gettito fiscale - afferma - diminuirà. Per accertare chi ha diritto alla tassazione ordinaria è necessario un lavoro amministrativo imponente e, per rigor di logica, anche un aumento dei costi". "Purtroppo - aggiunge Bernasconi - questo non dovrebbe avere alcuna influenza sui ristorni fiscali che la Svizzera paga all’Italia. Il Ticino continua a pagare dal 1974 60 milioni di franchi all’anno (finora in totale ha pagato un miliardo e 200 milioni). È una convenzione internazionale tra i due paesi, ma il solo Ticino paga per tutta la Confederazione che dall’accordo trae beneficio". L'ex direttore del fisco ticinese, inoltre, conferma che anche la recente decisione del Parlamento ticinese di aumentare le imposte ai frontalieri avrà vita breve: "Il Gran Consiglio recentemente ha deciso di stabilire un moltiplicatore comunale d’imposta unico per tutti i frontalieri: il massimo. Dal profilo giuridico è lecito avere qualche dubbio sulla validità di questa decisione. Da un punto di vista oggettivo imporre il 100% a tutti lede il principio della parità di trattamento. Ora la decisione del Legislativo cantonale sarà difficile da mantenere perché il Governo federale ha detto chiaramente che anche coloro che sono imposti alla fonte devono essere tassati non in base a un moltiplicatore unico ma ad uno ponderato. È quindi probabile che dopo il 1. gennaio 2015, quando la misura cantonale entrerà in vigore, vi saranno dei ricorsi da parte dei frontalieri, sostenuti anche dai sindacati. E, con tutte le riserve che si possono avere su una decisione del TF, la legge cantonale potrebbe cadere come un birillo al gioco".
Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
tassazione
consiglio
bernasconi
decisione
ristorni
ticino
federale
spese
marco
conferma
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved