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22.12.2014 - 16:250
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Il PPD sfida Zali e la Lega: pronti a votare la tassa di collegamento entro la fine della legsilatura. A patto che...

I deputati, in una lettera indirizzati al Governo, si dicono pronti a tornare sul provvedimento appena bocciato dal Gran Consiglio, formulando 8 proposte da integrare nel nuovo messaggio. Dure critiche alla prima proposta di Zali

BELLINZONA - Forse sarà stata la prima pagina del Mattino di ieri, che ritraeva il capogruppo PPD come un commesso del Mediamarkt e metteva il vessillo del partito sul tetto del grande magazzino di Grancia. E sarà stata sicuramente anche la sentenza odierna del Tribunale Federale che ha sconfessato il Consigliere di Stato Claudio Zali annullando le modifiche per ridurre i posti auto dei dipendenti di aziende e commerci. E probabilmente avranno avuto un peso anche le numerose polemiche di questi giorni. Ma al di là delle interpretazioni più o meno maliziose - che possono aver avuto un peso sulla forma e la tempistica, non sulla sostanza - ciò che conta è che i deputati del PPD non voglio passare per i "soldatini" della grande distribuzione. E per dimostrarlo, con un atto concreto, tenendo fede a quanto promesso durante il dibattito in Gran Consiglio, sfidano il Consiglio di Stato, Zali e la Lega: siamo pronti a votare la tassa di collegamento entro la fine di questa leglisatura. A patto che.... A patto che, nell'elaborazione del nuovo messaggio, vengano tenuti in considerazione alcuni punti. Otto per la precisione. Il PPD li ha inseriti in una lettera indirizzata al Governo. Nella missiva non si manca di criticare la proposta di recentemente votata dal Gran Consiglio frutto, scrivono i pipidini, "di valutazioni approssimative e generiche, senza alcun coinvolgimento dei soggetti interessati (enti pubblici, associazioni economiche, ecc.) e senza un reale approfondimento dei parametri di applicazione della nuova tassa". "Il nostro Gruppo - aggiungono - ha a cuore la situazione della mobilità del nostro Cantone e intende contrastare con forza le ricadute negative sulla qualità di vita dei suoi abitanti; per questo motivo non può accettare che un tema di questa importanza sia trattato con approssimazione e superficialità". Di seguito la versione integrale della lettera del PPD al Governo: "Egregio signor Presidente, Signora Consigliera di Stato, signori Consiglieri di Stato, nell’ ambito del Messaggio concernente il Preventivo 2015 questo Consiglio di Stato ha proposto alcune modifiche della LPT, con il dichiarato intento di modificare l’attuale base legale – che il Consiglio di Stato, in 20 anni, non ha (inspiegabilmente) mai ritenuto di concretizzare – che consente il prelievo di una “tassa di collegamento a carico dei generatori di importanti correnti di traffico a parziale copertura dei costi del trasporto pubblico”. Dal testo del Messaggio traspariva (e traspare) in modo evidente come tale modifica sia stata proposta sulla base di valutazioni approssimative e generiche, senza alcun coinvolgimento dei soggetti interessati (enti pubblici, associazioni economiche, ecc.) e senza un reale approfondimento dei parametri di applicazione della nuova tassa. Nel Messaggio, in proposito, questo Consiglio di Stato ha del resto scritto che: “una prima stima del numero di posteggi soggetto al pagamento della tassa ha portato a formulare una prospettiva di introito per il Cantone di 12 milioni di franchi, importo inserito di conseguenza nel preventivo 2015 ma da ritenere necessariamente indicativo a fronte di un tributo di nuova introduzione in cui devono ancora essere definiti la cerchia degli assoggettati ed il numero di posteggi interessati”. Il nostro Gruppo ha a cuore la situazione della mobilità del nostro Cantone e intende contrastare con forza le ricadute negative sulla qualità di vita dei suoi abitanti; per questo motivo non può accettare che un tema di questa importanza sia trattato con approssimazione e superficialità. I cittadini del nostro Cantone meritano vere soluzioni, non proposte affrettate che rischiano unicamente di suscitare false speranze e sentimenti di frustrazione. I risultati di un modo di procedere frettoloso e incurante delle diverse sensibilità è sotto gli occhi di tutti; è di oggi la notizia che il Tribunale federale – la suprema autorità giudiziaria del nostro Stato – ha annullato le modifiche di regolamento che il Consiglio di Stato aveva adottato e messo in vigore nella scorsa primavera.Questa decisione dimostra – ce ne fosse stato bisogno! – l’importanza di seguire le procedure corrette e di verificare in modo puntuale le proposte legislative. Il Gruppo del Partito Popolare Democratico, coerente con il costante impegno dimostrato a favore della mobilità, intende concretizzare gli impegni assunti durante il dibattito parlamentare e sfociati nell’adozione – da parte della maggioranza del Gran Consiglio – dell’emendamento presentato dal nostro Gruppo che chiede Consiglio di Stato di presentare in tempi brevi un Messaggio specifico in merito alla tassa di collegamento. Per questo motivo ci permettiamo di formulare qualche proposta di lavoro che vi chiediamo di considerare nell’allestimento del Messaggio, previa consultazione con le cerchie interessate, così da raccogliere in tempi brevi il più ampio consenso attorno a un testo di legge condiviso. Il punto di partenza di una riflessione attorno alla mobilità in Ticino è che molte arterie stradali sono oggi sovraccaricate dal traffico, rendendo difficoltosa (se non impossibile) la mobilità, sia con i mezzi pubblici, che con quelli privati. La situazione, senza interventi immediati e sostanziali, è destinata a peggiorare poiché il margine di intervento sull’infrastruttura stradale è limitato (soprattutto nelle zone già ora duramente colpite, come il Mendrisiotto, il Malcantone e l’asse Bellinzona-Locarno) ed è improbabile che il flusso di traffico si ridurrà in modo spontaneo. Non è un caso se persino la Confederazione, preoccupata della mancanza di fluidità del traffico sull'autostrada, non esclude di bloccare l'accesso alla stessa in caso di necessità, ciò che provocherebbe un ulteriore carico sulle strade cantonali e comunali già particolarmente sollecitate. Questa situazione ha per conseguenza di ostacolare una corretta ed efficace gestione del trasporto pubblico, nonostante gli ingenti sforzi finanziari profusi negli ultimi anni e i notevoli potenziamenti dell’offerta di trasporto pubblico introdotti in alcuni comparti territoriali. La prevista apertura della nuova galleria ferroviaria del Monte Ceneri – che potrebbe dare il là a una sorta di “metropolitana” ticinese, rivoluzionando positivamente la mobilità in Ticino – è ancora di là da venire; è quindi quanto mai necessario adottare in tempi rapidi misure concrete ed efficaci. Per raggiungere l’ambizioso obiettivo di migliorare la mobilità in Ticino non è tuttavia sufficiente limitarsi a riscuotere una nuova tassa, ma occorre muoversi in modo molto incisivo su più piani per ridurre la mobilità privata (soprattutto quella parassitaria) a vantaggio di un potenziamento della mobilità pubblica. In questo ambito è importante che accanto a dei malus per chi non attua quanto necessario per ridurre gli effetti negativi del traffico vi siano dei bonus per chi mette in atto queste strategie. Occorre inoltre che questa rinnovata strategia cantonale a favore della mobilità tenga presente la tipologia dei fruitori della “strada” (distinguendo, dove necessario, tra lavoratori e utenti dei centri commerciali, tra grandi generatori di traffico e piccole e medie imprese) e consideri pure le particolarità regionali, commisurando l’entità del prelievo alle effettive conseguenze per la mobilità. È inoltre fondamentale che nella gestione della mobilità siano coinvolti anche i Comuni e le Commissioni Regionali dei Trasporti, al fine di coordinare ed adeguare l’offerta di trasporto pubblico. In conclusione il Gruppo del Partito Popolare democratico chiede che il Messaggio sulla Tassa di collegamento consideri i seguenti elementi: 1. Il Cantone definisce il carico massimo stradale ammissibile nelle arterie principali per garantire una circolazione fluida.

 2. Il Cantone definisce il carico massimo di traffico possibile per comparto territoriale 3. Nelle zone dove il carico stradale regolarmente supera quello massimo il traffico dev'essere ridotto.

 4. Gli attrattori di traffico privati e pubblici devono mettere in atto le misure per ridurre il traffico affinché rientri nelle norme, mediante riduzione del numero di posteggi, promozione della mobilità aziendale e altre misure. Il Cantone sorveglia e garantisce i necessari collegamenti di trasporto pubblico.

 5. Chi non contribuisce concretamente alla riduzione del traffico è tenuto a pagare un contributo sostitutivo.

 6. Il contributo sostitutivo verrà potrà essere utilizzato unicamente per l’adozione di ulteriori misure di riduzione del traffico e non a coprire disavanzi strutturali.

 Se nel nuovo Messaggio, si terrà conto di quanto esposto e le misure saranno state oggetto di adeguata consultazione, il nostro Gruppo si dichiara disponibile fin d’ora a farsi carico della redazione del Rapporto e quindi si impegna portare in Parlamento il Messaggio prima della fine della presente Legislatura".
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