POLITICA E POTERE
Collegamento A2-A13, la proposta degli enti locarnesi diventa una mozione interpartitica. Ma i Verdi non firmano
A servire la stoccata è il primo firmatario dell’atto parlamentare, sottoscritto dalla maggioranza dei deputati locarnesi, Marco Passalia: “Chi non lo vuole è meglio che lo dica subito e chiaramente senza far perdere tempo alla maggioranza del popolo"

BELLINZONA – Anticipare i lavori di progettazione di massima della variante condivisa per procedere al più presto con la realizzazione del collegamento veloce A2-A13 sul Piano di Magadino: questa la sola e unica richiesta della mozione presentata oggi dal granconsigliere PPD Marco Passalia e cofirmatari.

L’atto parlamentare intende infatti “dare una veste parlamentare alla recente proposta formulata dalla Commissione Intercomunale dei Trasporti del locarnese e dall'Ente regionale di Sviluppo del locarnese”. Una richiesta che giunge da più voci essendo stata sottoscritta “dalla maggioranza dei deputati locarnesi”. Mancano invece, sottolinea lo stesso Passalia non senza una nota critica, adesioni da parte dei rappresentanti dei Verdi.

“Invito costoro – aggiunge Passalia – a prendersi le proprie responsabilità altrimenti si potrebbe anche pensare che - contrariamente a quanto detto pubblicamente in occasione della votazione sulla variante 95 - non siano assolutamente interessati alla realizzazione di un collegamento autostradale che è invece voluto dalla popolazione locarnese con un voto palesemente espresso nel settembre del 2007. A questo punto è automatico ritenere che in realtà qualcuno vorrebbe sabotare la realizzazione di un collegamento stradale fondamentale per il locarnese. Chi non lo vuole è meglio che lo dica subito e chiaramente senza far perdere tempo alla maggioranza della popolazione considerando che la variante scelta è oramai condivisa a livello regionale, cantonale e federale”, conclude sottolineandone il carattere essenziale “per oltre 53mila residenti, 3000 aziende, ristoranti, alberghi nonché per tutti i turisti che visitano il Lago Maggiore e le sue splendide valli”.

Esaurito il j’accuse e torniamo al testo della mozione, sottoscritta quindi anche da Fabio Bacchetta Cattori (PPD); Fabio Badasci (Lega); Silvano Bergonzoli (Lega); Bruno Cereghetti (PS); Fiorenzo Dadò (PPD); Claudio Franscella (PPD); Giacomo Garzoli (PLRT); Andrea Giudici (PLRT); Gabriele Pinoja (UDC); Bruno Storni (PS) e Stefano Steiger (PLRT). Del controverso collegamento A2-A13 molto e a lungo si è detto, e anche i firmatari ne ripercorrono l’iter, sottolineando il carattere fondamentale di quest’opera per il Locarnese, “unica regione elvetica priva di un collegamento diretto con l'autostrada”.

La situazione attuale sul Piano di Magadino, con una strada costantemente intasata, (“le statistiche dimostrano che sono quasi 220 i giorni all’anno di congestionamento”), è “negativa sia per gli abitanti stessi dei Comuni toccati dal traffico giornaliero, sia per tutti coloro che non possono raggiungere agevolmente il Locarnese e quindi con effetti negativi per i cittadini del Locarnese, per il turismo e per le altre attività economiche presenti sul territorio”. Occorre quindi “non perdere più tempo prezioso per realizzare l'opera viaria che porterà un punto a favore della mobilità e un beneficio” per la regione.

Perciò, si motiva nella mozione, “come richiesto anche recentemente al Consiglio di Stato dall’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia e dalla Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese, è necessario che il Cantone non rimanga a guardare e non aspetti gli iter politici di Berna senza procedere. Bisogna che si faccia promotore e spinga per l’attuazione della progettazione di massima condivisa dalla direzione di progetto del collegamento A2-A13, così che quando saranno stanziati i fondi per la strada veloce a livello nazionale, il progetto sarà pronto per essere messo in atto concretamente. In quest’ottica, si chiede al Consiglio di Stato di procedere, con l’appoggio dell’Ufficio federale delle strade, a risolvere gli eventuali ostacoli tecnici per definire tutti i dettagli della variante scelta e condivisa”.

 

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