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Politica e Potere
22.04.2015 - 16:350
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Jelmini lascia la presidenza del PPD: il tributo degli avversari. Cattaneo: "Mi dispiace". Caverzasio: "Perdiamo un interlocutore disponibile al dialogo"

I leader dei partiti vincitori delle elezioni commentano l'addio del collega. Il presidente del PLR: "Quando si perde l'allenatore paga per tutti". Il capogruppo della Lega: "La politica ticinese sarà meno simpatica"

BELLINZONA – Testimonianze di stima, affetto e riconoscenza. I colleghi di partito e gli avversari usciti vincitori dalle urne rendono omaggio a Giovanni Jelmini nel giorno delle dimissioni. Il presidente del PPD ha infatti annunciato oggi che lascerà la presidenza del partito per la fine di maggio. Una decisione presa dopo la deludente performance del suo partito alle ultime elezioni cantonali. "Il mio presidente Giovanni Jelmini – ha scritto il Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli - lascia dopo 8 anni d'impegno la presidenza del Partito popolare democratico. Grazie per aver lavorato bene assieme, grazie per quanto hai fatto per il partito e per il Cantone. Buona strada, ora potrai dedicare più tempo alla tua meravigliosa famiglia. Un grande abbraccio e forza PPD". Particolarmente affettuoso il pensiero che Rocco Cattaneo dedica al collega: "A me umanamente dispiace molto perché penso che Giovanni abbia fatto un buon lavoro. Io lo apprezzo come collega e anche come amico, perché nel frattempo siamo anche diventati amici. Gli ho anche mandato un sms di sostegno oggi…" "Dal profilo politico – aggiunge il leader del PLR - il presidente è come un allenatore: quando le cose vanno bene è merito dei giocatori, quando vanno male paga il mister". Cattaneo si augura comunque che il PLR possa continuare a lavorare proficuamente anche con il prossimo presidente degli azzurri: "Il PPD – afferma – prima di tutto è una forza di Governo e secondariamente abbiamo tanti punti di convergenza programmatici". E anche da casa Lega si rende l'onore delle armi: "Dispiace – ci dice il capogruppo Daniele Caverzasio - perché perdiamo un interlocutore che è sempre stato disponibile al dialogo con noi. Poi io sono di Mendrisio come lui e quindi abbiamo sempre avuto una facilità di contatto. Però è chiaro che politicamente è comprensibile la sua scelta. Il risultato del PPD ha deluso le loro aspettative. E da questo punto di vista la decisione di Jelmini era probabilmente inevitabile". "Giovanni – aggiunge Caverzasio – è un politico che ha sicuramente segnato gli ultimi anni sia all'interno del suo partito, sia a livello di scena politica cantonale: è stato molto importante ed apprezzato anche a livello di Gran Consiglio. Poi quattro anni fa ha perso per pochissimo una battaglia al loro interno, sfiorando il Consiglio di Stato. E in ultimo mi lasci dire che, al di là delle divisioni, penso che tutti riconoscano la simpatia di Giovanni Jelmini. E la simpatia è una qualità umana importante: oggi la politica ticinese ne perde sicuramente un po'".
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