L'accademico ticinese: "Era la sera del 21 ottobre dell'anno scorso a New York. Lorenzo Jovanotti aveva tenuto una conferenza sul linguaggio giovanile nella canzone. Poi, a cena, al tavolo, fra i pochi commensali, ecco due persone: un uomo sorridente, con la barba brizzolata, sempre composto, quasi intimidito, di poche parole, e una donna dai capelli biondicci, ancora più composta e intimidita. L’uomo era lo scrittore Domenico Starnone. La donna, sua moglie, Anita Raja..."
LUGANO - "Sono stato a cena con Elena Ferrante". E in questi giorni non c'è forse titolo più accattivante per i lettori di mezzo mondo. L'anonima scrittrice, infatti, da qualche giorno è al centro di un dibattito internazionale dopo che un'inchiesta del "Sole 24 Ore" ne ha svelato l'identità. O almeno, dopo anni di mistero e di smentite, stavolta pare proprio che il nome sia quello giusto.
Ma torniamo al punto: la cena con Elene Ferrante. A raccontare l'aneddoto stamane dalle pagine del Caffè è Renato Martinoni. Il professore ticinese, nella rubrica che tiene sul domenicale, oltre a svelare l'episodio pare piuttosto convinto della fondatezza dello scoop del quotidiano economico.
"Ho più di un motivo - scrive Martinoni - per essere certo di avere cenato, a New York, l’anno scorso, in autunno, con Elena Ferrante, la scrittrice italiana più in voga del momento. Non era il fantasma di Elena e neanche una favola inventata come passatempo. Era proprio lei, in carne e ossa".
"Era la sera del 21 ottobre - ricorda ancora il professore - e in precedenza, nell’ambito della settimana della lingua italiana nel mondo, Lorenzo Jovanotti (magro all’inverosimile, alto, intelligente, simpatico e abile con la parlantina) aveva tenuto una conferenza sul linguaggio giovanile nella canzone. Poi, a cena, al tavolo, fra i pochi commensali, ecco due persone: un uomo sorridente, con la barba brizzolata, sempre composto, quasi intimidito, di poche parole, e una donna dai capelli biondicci, ancora più composta e intimidita. L’uomo era lo scrittore Domenico Starnone. La donna, sua moglie, Anita Raja. Si è mangiato molto bene, all’italiana, e parlato di varie cose: tranne, come se un tabù regnasse nel locale, che di Elena Ferrante. Terminata la cena ognuno ha preso la sua strada per rientrare in albergo. Jovanotti, che sembra vivere come un eterno ragazzo in un proprio mondo felice, se ne era già andato per conto suo.
"Ma chi è Elena Ferrante? Chi sta dietro questo nome tanto misterioso? - termina Martinoni - Un giornalista è andato a spulciare le cifre dei guadagni di Anita Raja, traduttrice di professione. Una che fa il suo mestiere non può accumulare milioni, come fa curiosamente in questi ultimi anni Anita Raja. Ci sono quindi buone possibilità che Elena Ferrante sia proprio lei che, oltre a tradurre, si è messa a scrivere storie che parlano di rapporti fra donne, di stati psicologici, di conflitti sociali, dell’Italia più recente. Anche se un dubbio rimane: che il marito scrittore ci metta del suo, con la propria esperienza. Detto in altre parole: Elena Ferrante è proprio una donna che scrive. Ma, invece di due, ha quattro mani".