BRUXELLES – Lara Comi, l’eurodeputata lombarda di Forza Italia divenuta famosa in Ticino per le sue sferzanti bacchettate a chi mette in discussione la libera circolazione e sostiene che i frontalieri sono troppi, è finita nella bufera. Figura infatti tra i casi di abusi sui rimborsi ai parlamentari rivelati dal quotidiano La Repubblica, e finiti del mirino dell’Ufficio antifrode dell’Unione Europea. Lara Comi deve restituire 126mila euro alle casse dell'Assemblea per avere assunto come assistente stipendiata da Bruxelles la madre, Luisa Costa.