"A quel tempo, tre anni fa, non rappresentavo il partito - ha dichiarato a LaRegione -. Aggiungendo che se dovesse porsi per lui un problema politico, allora dovrebbe porsi anche per "tutti i politici e i funzionari che partecipano su invito ai costosi eventi mondani esclusivi promossi, per esempio, nell’ambito del Festival del Film di Locarno".
E alla domanda: 'perché non ha informato la ‘Sottocommissione Vigilanza,’ che lei aveva lasciato per evitare possibili conflitti di interesse?', Dadò ha risposto: "Ricordo che la sottocommissione è stata istituita per lo scandalo dei permessi facili che ha coinvolto il Dipartimento delle istituzioni e, solo successivamente, dopo lo scoppio del caso Argo, le competenze sono state allargate. A quel punto io ho giustamente ceduto il mio posto e le competenze al collega Fabio Bacchetta-Cattori. Si tratta di una circostanza che non ha avuto alcuna influenza nei fatti al vaglio della commissione".