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25.11.2018 - 14:580

I liberali, "chi semina paure", "più controlli per i furbetti" e "un autogol"

Il PLR esulta per due risultati su tre. "Il no all'autoderminazione è un chiaro segnale di apprezzamento verso la nostra democrazia diretta. Come dice Cassis, conta più la qualità della velocità"

BELLINZONA – È un grande grazie al Ticino e alla Svizzera quello che lancia il PLR, felice per la bocciatura dell’iniziativa sull’autodeterminazione.

“Smettiamola di dare ascolto a chi predica chiusura e semina paure nei cittadini!”, urla il partito, che “apprezza molto una decisione che indica chiaramente la volontà di voler andare oltre a una politica fatta di soli slogan ed estremismi, che dimostra di non portarci da nessuna parte. È stata una domenica importante anche per il Ticino dove la popolazione ha smentito in modo evidente chi predica chiusura e semina paure nei cittadini, strizzando l’occhio in modo sfacciatamente strumentale ad atteggiamenti discriminatori”.

Il no ha un significato che va oltre la giornata di oggi, “è un chiaro segnale di apprezzamento verso la nostra – da più parti ammirata – democrazia diretta. È ora che il nostro Cantone torni ad essere maggiormente consapevole delle proprie potenzialità, da coltivare anche sul piano nazionale, ad esempio attraverso l’adesione alla Greater Zürich Area, e internazionale. Per il PLRT il futuro sarà prospero grazie ad un atteggiamento di apertura, focalizzando i nostri sforzi su formazione, ricerca e lavoro, consapevoli che ogni secondo franco della nostra economia è creato grazie agli scambi con l’estero. Un’apertura però che non può essere indiscriminata e acritica tenendo conto delle importanti sfide della nostra economia, in particolare riguardo alla difesa dei posti di lavoro, quale “penisola” incuneata nella complicata regione lombarda. Apertura intesa come rispetto degli accordi presi, relazioni internazionali stabili e credibili, disponibilità a trovare nuove soluzioni prima di tutto nell’interesse della Svizzera e del benessere dei suoi cittadini. Perché come ripete spesso il Consigliere federale Ignazio Cassis, “La politica estera è politica interna” e la qualità è molto più importante della velocità”.

Il partito diretto da Caprara esulta anche per il sì alla sorveglianza degli assicurati. “Più controlli e sanzioni per i furbetti del sussidio! La lotta contro gli abusi alle assicurazioni sociali – così come quelli nel mercato del lavoro – rappresenta per il PLRT una priorità. In questo senso, la nuova base legale per la sorveglianza degli assicurati, accettata in votazione quest’oggi, è un importante tassello in una più ampia strategia. Ogni anno, in Svizzera, gli abusi nelle assicurazioni sociali costano alla collettività 80 milioni di franchi, ossia 1’666 stipendi da 4'000 franchi mensili. Poter mettere un freno a questi abusi permetterà di continuare ad aiutare chi ne ha veramente bisogno”.

Infine, il no alle vacche con le corna (mentre in Ticino si è detto sì), è considerato “un autogol evitato per i contadini. Accettare l’iniziativa che voleva ancorare nella Costituzione il principio secondo cui mucche e capre devono avere le corna avrebbe rappresentato un autentico autogol per i contadini. Imponendo a tutti indistintamente di adattare le proprie strutture alle nuove esigenze di spazio per evitare il ferimento degli animali, i problemi avrebbero certamente superato i benefici. Anche dal profilo economico visto che avremmo dovuto incrementare i sussidi a taluni e diminuirli ad altri. D’altra parte, la Costituzione non può certo essere utilizzata alla stregua di un quaderno d’appunti in cui elencare le sovvenzioni di ogni singolo ambito della società. Si all’agricoltura, no a un’eccessiva burocrazia!”.

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