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10.06.2021 - 16:370

Sgombero e demolizione dell’ex Macello: "procedere con un audit esterno?"

Lo chiede tramite un'interpellanza al Municipio il Gruppo PS-PC in consiglio comunale

LUGANO – "Lo sgombero e la demolizione parziale dell’ex Macello avvenuti nella notte tra il 29 e il 30 maggio stanno continuando a destare animato dibattito, profondi interrogativi e forti tensioni a livello comunale come anche cantonale. Questi avvenimenti, oltre ad avere avuto un notevole impatto sulle prospettive future dell’autogestione, sono stati accompagnati infatti anche da una serie di gravose incognite circa l’agire delle autorità. Non a caso, la vicenda si vede già al momento oggetto di una querela penale, di un’istanza d’intervento alla Sezione degli enti locali e di svariati atti parlamentari". È questa la premessa che il Gruppo PS e PC in consiglio comunale firma nell'interpellanza al Municipio.

Le problematiche amministrative e istituzionali

"Senza alcuna pretesa esaustiva, dal profilo amministrativo appaiono controverse la procedura, la modalità e la tempistica alla base della demolizione dello stabile. In questo senso, a suscitare seri interrogativi è anzitutto il fatto che, stando a quanto emerso dalla stampa, uno scenario di tale portata fosse già stato previsto in precedenza dalla Polizia comunale, senza tuttavia che il Municipio nella sua interezza e in qualità di organo collegiale fosse mai stato effettivamente coinvolto. Altrettanto problematica è inoltre la constatazione secondo la quale, come confermato anche da alcuni Municipali, la stessa decisione di demolire l’ex Macello sarebbe stata presa soltanto all’ultimo momento e consultando unicamente una parte dell’Esecutivo. Non da ultimo, sono numerose le preoccupazioni che sorgono in relazione all’intervento effettivo di demolizione, a partire dall’assenza di un accertamento relativo alla presenza di sostanze nocive, dall’esistenza o meno di un caso d’urgenza ai sensi dell’art. 121 LOC e dal mancato coinvolgimento del Dicastero immobili della Città".

La motivazione e lo scopo di un audit esterno

"Allo scopo di meglio accertare anche quegli aspetti e quelle problematiche che – non assumendo necessariamente un rilievo specifico ai fini del perseguimento penale e della vigilanza amministrativa esercitata dalla SEL – interessano nella fattispecie i processi decisionali e di controllo interni al Comune, indipendentemente dall’esito delle inchieste in corso riteniamo necessario aprire a tempo debito un audit esterno in merito allo sgombero e soprattutto alla demolizione dell’ex Macello. Non si tratta soltanto d’impegnare il Municipio a una maggiore presa di responsabilità nel chiarimento della controversia, ma anche di un esercizio che potrebbe eventualmente servire a identificare e a correggere quelle disfunzioni amministrative, istituzionali e politiche di fondo che potrebbero avere contribuito a determinarla; ciò, ad esempio, per quanto concerne anche il fondamento e la portata delle deleghe decisionali accordate dall’Esecutivo all’amministrazione comunale, compresa la Polizia comunale".

I margini del Servizio di Revisione Interna

E ancora: "In questa prospettiva, rammentiamo infine che l’art. 62ter del Regolamento Comunale istituisce un Servizio di Revisione interna (SRI), le cui modalità operative sono disciplinate dall’Ordinanza Municipale sul Servizio di Revisione Interna. Finalizzata anche a valutare e migliorare i processi di controllo, di gestione dei rischi e di corporate governance, questo organo esercita proprio un’attività di controllo procedurale, amministrativo e finanziario del Comune, assicurando il rispetto dei principi contenuti nella legislazione vigente e la corretta applicazione delle deleghe in essa contenute. Tra l’altro, il SRI può svolgere delle verifiche particolari non pianificate previo accordo del Municipio, ricorrere se necessario a degli specialisti esterni e raccomandare nel caso l’adozione di opportuni provvedimenti correttivi. Trattasi insomma di un Servizio vagliante le procedure di gestione del rischio, di vigilanza e di condotta dell’organizzazione che, subordinatamente all’allestimento di un audit esterno, nel caso concreto sarebbe perciò a sua volta auspicabile almeno coinvolgere".

Alla luce di quanto esposto, ecco le domande sottoposte al Municipio:

1. Intende commissionare a tempo debito un audit esterno nell’ottica di garantire una maggiore chiarezza attorno alla vicenda e di appurare l’esistenza di eventuali disfunzioni interne al Comune che potrebbero avere contribuito a determinarla? In caso negativo, per quale motivo?

2. Intende conferire a tempo debito un mandato al Servizio di Revisione interna nell’ottica di garantire una maggiore chiarezza attorno alla vicenda e di appurare l’esistenza di eventuali disfunzioni interne al Comune che potrebbero avere contribuito a determinarla? In caso negativo, per quale motivo?

3. Cosa si è fatto e si vorrà ancora fare per chiarire ed eventualmente risolvere, in seno all’amministrazione comunale, i problemi amministrativi e istituzionali riscontrati in relazione alla vicenda?

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