L'eurodeputato Angelo Ciocca: "Scelta folle. Si rischia di mandare gambe all'aria un intero settore. Sarebbe solo un danno"
BRUXELLES – Trema il mercato enogastronomico italiano e non solo. A preoccupare il settore c’è il dossier dell’UE sul ‘Beca’, il fascicolo per sconfiggere il cancro. L’europarlamento ha elaborato un documento che, se applicato, rischia seriamente di mandare gambe all’aria un intero settore.
Spulciando il dossier, infatti, si apprende che l’UE intende vietare le sponsorizzazioni di eventi sportivi da parte di aziende che producono vino, birra e alcolici in generale. Una misura che andrebbe a colpire molto manifestazioni di carattere internazionale, a partire dalla Champions League, sponsorizzata da una nota marca di birra.
“Con la scusa di combattere il cancro, e nel silenzio più totale, i burocrati di Bruxelles stanno tentando di avallare l'ennesimo imbroglio ai danni, questa volta, di migliaia di piccole realtà sportive che vivono anche grazie agli sponsor. Con il folle voto di oggi - tuona Ciocca - sarà vietato trasmettere pubblicità di bevande come vino e birra agli eventi sportivi, poiché secondo la Ue dannose alla salute dei cittadini europei”, ammonisce il leghista Angelo Ciocca.
La normativa considera alcoliche tutte le bevande che contengono una gradazione pari o superiore all’1% di alcool. Anche una birra analcolica, quindi, non potrebbe venir promossa. Per Ciocca si tratta di “una scelta folle che non ha nulla a che vedere con la vera lotta contro il cancro. Sarebbe solo un danno”.