POLITICA E POTERE
Monteceneri, la polemica dell'acqua. Il Municipio risponde: "Bugie e mancanza di correttezza nel volantino per il referendum"
L'Esecutivo "costretto" a prendere posizione: "Teorie goffe e disinformazione. Quel volantino non è eticamente accettabile"

MONTECENERI – Si scaldano i toni a Monteceneri, a pochi giorni dal voto sul referendum sulla posa di una nuova condotta dell'acqua potabile sotto il tracciato, all'altezza di Rivera, della strada cantonale. Sulla questione ha preso posizione il Municipio che, attraverso un comunicato stampa, si è detto "costretto" a dover intervenire. Sì, perché secondo il parere dell'Esecutivo, un volantino dei referendisti - recapitato a tutti i fuochi - conterrebbe "argomentazioni inveritiere". 

"La mancanza di correttezza da parte dei promotori del referendum – si legge nella nota – che praticano disinformazione con argomentazioni inveritiere, non è eticamente difendibile e impone una risposta in particolare a favore di quei cittadini che non hanno potuto partecipare alla serata informativa". 

Piano generale dell'acquedotto (PGA) 

"II PGA – spiega il Municipio – è uno strumento di pianificazione interna al Comune, che contrariamente a quanto affermano i referendisti, non deve essere approvato da alcuna autorità. Essendo le opere previste dal documento di esclusiva valenza comunale, queste non possono beneficiare di sussidi, né oggi né mai. 

Le priorità d'intervento sull'acquedotto non dipendono solamente dal PGA, ma anche dalla possibilità di sinergie con altri interventi necessari, quali ad esempio il rifacimento delle pavimentazioni stradali e le esigenze inerenti alle sottostrutture (canalizzazione, rete elettrica, rete del gas, ...). Questa pratica permette di contenere i costi e i disagi, a tutto vantaggio del cittadino contribuente.  I calcoli effettuati nell'ambito dell'allestimento del PGA evidenziano una rete fuori norma, non adeguata alle normative definite dalla società svizzera dell'industria del gas e delle acque (SSIGA). L'attuale rete (con diametro di 10 cm), nella parte interessata dal progetto, che comprende pure zone industriali e artigianali, è sottodimensionata".

Il progetto 

E ancora: "Il progetto riguarda la posa di 900 m di nuove condotte, che vanno in parte a sostituire quelle esistenti (340 m). La tratta proposta, come è logico sia, è la via più diretta per collegare la rete a sud del quartiere di Rivera con quella a nord. Realizzare un altro tracciato, rinunciando all'esecuzione dei lavori in contemporanea con quelli per la sistemazione delle canalizzazioni e di rifacimento del manto stradale da parte dell'Autorità cantonale, oltre ad essere più onerosi nel futuro (maggior onere tra il 20 e 25%, senza considerare gli aumenti di prezzo) creerebbero altresì maggiori disagi alla popolazione dovendo avviare un ulteriore cantiere a seguire per la posa della condotta.  In ogni caso, indipendentemente dall'esito della votazione, il cantiere sarà avviato per i lavori di canalizzazione e per il rifacimento della pavimentazione stradale.  La posa della nuova condotta, oltre a rispondere alle disposizioni in ambito di prevenzione degli incendi, che l'attuale condotta non ossequia (sottodimensionamento), garantirà l'erogazione dell'acqua potabile a tutti gli utenti in contemporanea all'eventuale prelievo da parte dei pompieri in caso d'incendio.  La nuova condotta migliorerà inoltre la circolazione dell'acqua con la creazione di anelli, che evitano la formazione di depositi, una delle principali cause dell'acqua ferruginosa che giunge nelle abitazioni".

"Goffa è la teoria che se si realizza questa tratta, con gli altri interventi ancora necessari sulla rete, si dovranno poi aumentare le tasse a carico dell'utenza. Gli investimenti effettuati per il rinnovamento della rete sono annualmente ammortizzati (creando un costo contabile), ciò che permette di finanziare quelli nuovi e quindi, con una pianificazione delle opere da realizzare, non vi è esigenza di dover intervenire sui tributi prelevati. Si rammenta che le tasse prelevate a Monteceneri sono tra le più basse del Cantone. Ma più disarmante è affermare che vi sono lavori più urgenti (non si comprende sulla base di quali studi e priorità sia fatta l'affermazione, come quella sull'inutilità dell'intervento). La rete necessita di numerose migliorie e la soluzione non è sicuramente quella di respingere già il primo intervento promosso". 

 

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