I Verdi del Ticino sull’arrocco leghista: “Gobbi, piĂą che da Presidente del Consiglio di Stato, sta agendo da Re del carnevale che ha rubato le chiavi della CittĂ . Siamo allibiti” Â
Riceviamo e pubblichiamo una presa di posizione dei Verdi del Ticino - inoltrata dalla co-coordinatrice Samantha Bourgoin - in merito all’annunciato arrocco Zali-Gobbi.
BELLINZONA - “Assieme al collega Claudio Zali abbiamo comunicato al Consiglio di Stato la nostra intenzione di scambiarci la direzione dei nostri dipartimenti”. Queste sono state le parole del Presidente del Consiglio di Stato, nonché Direttore del Dipartimento delle Istituzioni pronunciate durante il saluto iniziale dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario, non al bar con gli amici. Dopodiché ha ceduto la parola al collega Claudio Zali, che di fatto ha parlato come se fosse il Direttore in pectore del Dipartimento delle Istituzioni. Se domenica non ci fosse stata la fantozziana prima pagina del Mattino con il Mago Otelma, che predice il cambio di dipartimenti tra i due leghisti, a riportarci alla realtà della farsa, il colpo di scena sembrerebbe cosa fatta. Incredibile pensare che pochi mesi fa, fu proprio Zali ad accusare gli altri di quello che oggi sta facendo la Lega o che a essere onesti sta facendo da trenta anni. “Mi chiedo se voi siate consapevoli che goccia a goccia, una frase avventata alla volta, una sceneggiata alla volta, state contribuendo alla metamorfosi di questa sfortunata legislatura in un unico grande esercizio di delegittimazione delle istituzioni”. Da che pulpito!
Noi Verdi del Ticino siamo allibiti da ciò che è successo ieri all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Quello che si è prodotto non ha niente a che vedere con il rispetto nei confronti del terzo potere dello Stato, come vuole far credere il Consigliere di Stato Norman Gobbi che più che comportarsi da Presidente del Consiglio di Stato sta agendo da Re del carnevale che ha rubato le chiavi della Città . Annunciare davanti al potere Giudiziario qualcosa che non è stato deciso e comunicato ufficialmente dal Consiglio di Stato, è indegno del Potere che rappresentano e in spregio della collegialità dovuta costituzionalmente al Governo stesso.
Come Verdi del Ticino riteniamo inaccettabile il comportamento di Norman Gobbi e Claudio Zali, che di fatto comunicando “urbi et orbi” l’arrocco dei loro dipartimenti, vogliono forzare la mano al Collegio Governativo e trattano lo Stato e le sue Istituzioni come se fosse “cosa loro”. Ci aspettiamo una chiara presa di posizione del Governo su questo inaccettabile comportamento di due dei suoi membri.